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Atrio rari
Nell'archivio di studio Graziella Conti ha radunato, ordinato e conservato una grande raccolta di testi di studio, fotografie e immagini, per la maggior parte eseguite da lei medesima.
a cura di Oriana Cartaregia (2001 – 2002)
Anche in assenza di una specifica clausola testamentaria, gli eredi di Graziella Conti hanno risposto con sensibilità alla sua volontà decidendo di donare l'archivio di studio alla Biblioteca Universitaria col preciso intento, chiaramente manifestato da Conti, di metterlo a disposizione di studenti e studiosi. La Biblioteca lo ha accolto presso i suoi locali il 23 giugno del 2001.
Chiamare "archivio" la documentazione di Graziella Conti, soprattutto quella fotografica, ove l'intenzionalità della raccolta per la trasmissione agli altri appare molto evidente, potrebbe sembrare piuttosto azzardato. La tradizione archivistica recita infatti che una delle caratteristiche peculiari di un archivio debba essere proprio la mancanza di intenzionalità nella sua sedimentazione e costituzione. Convinti però che «ciò non vale per gli archivi delle donne (come per gli archivi contemporanei, di partiti, sindacati etc.), in cui la volontà politica della memoria è un elemento strutturale e condizionante, sia al momento dell’assemblaggio del materiale, sia nel momento del riordino delle carte, sia nella metodologia di archiviazione e conservazione », insistiamo a definire "archivio" il materiale custodito sino al marzo 2013 presso la sala Atrio Rari e poi spostato nel Magazzino librario della Biblioteca Universitaria di Genova, dal 2019 ha ripreso la sua originaria collocazione 'Atrio rari' e trova collocazione nella Sala Labò.
L'archivio è consultabile durante l'orario di apertura al pubblico secondo le modalità di distribuzione del materiale a magazzino ad eccezione di quanto espressamente escluso dalla visione; la consultazione delle tesi di laurea è subordinata al permesso scritto degli autori delle stesse
Docente di Storia delle Provincie Romane presso l'Università degli Studi di Genova.
La sua passione di studiosa l'ha portata nell'arco di trent'anni ad effettuare numerosi viaggi presso i luoghi archeologici e monumentali sia importanti e imponenti, sia meno conosciuti e frequentati, del Bacino del Mediterraneo.
Nell'archivio di studio Conti ha radunato, ordinato e conservato, anche grazie alla collaborazione e dedizione dell'allieva Emilia Vassallo, una grande raccolta di immagini, per la maggior parte eseguite da lei medesima.