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Responsabile: Paolo Giannone
mostra fotografica di Adriano Cascio. Inaugurazione venerdì 8 novembre 2024 alle ore 17. Seguirà buffet
Il "miracolo" del quotidiano, dell'ordinario che si trasforma in straordinario, può essere colto solamente da chi si "abbandona" senza difese agli avvenimenti che si svolgono davanti ai propri occhi. (Adriano Cascio)
La "street photography" non è una semplice etichetta, è una indicazione di sostanza. "indicazione" - non regola, non titolo, non denominazione - al fine di evitare di porre confini, in quanto la fotografia di strada è la massima espressione della libertà di scrittura…
Certo scrittura… poiché la fotografia altro non è che letteratura per immagini e il fotografo lo scrittore. Adriano cosa scrive? Qual è il suo dispositivo drammatico? La strada, la città, la gente, le circostanze, il caso sono il suo "thema". E per redigere il testo spende ogni energia, nel tentativo di cogliere quanto l'intera vita gli offre d'interessante, in una prospettiva in cui non ci sono e non devono esserci vincoli dogmatici. Ci si chiede, allora: "può un solo fotogramma esprimere un racconto seppur breve?". Personalmente sono convinto di sì, giacché alla fotografia, intesa come singola immagine, spetta non solo il presente, ma anche un passato e un futuro. Ma l'epilogo non è scritto, così come non è scritto l'antefatto. In sostanza, come per Raymond Carver, occorre fare affidamento sul lettore. E sarà quest'ultimo che dovrà edificare pensieri, organizzare mentalmente un inizio e una fine. (estratto da “Racconti brevi che feriscono” di Rinaldo Alvisi, fotografo ed ex-presidente comitato scientifico FIOF)
Ospiti: orietta Bay (in presenza) e Angelo Cucchetto (collegato on line da Milano)
La mostra in BUGe ad ingresso libero è visitabile negli orari di apertura della Biblioteca