immagine della mostra seaghost alla biblioteca universitaria di genova
Eventi, attività culturali e comunicazione

Responsabile: Paolo Giannone

+39 010 2546 431
Data inizio 06/06/24
Data fine 11/09/24

mostra sul progetto artistico di Bruce Clarke nell'ambito dell'iniziativa Diritto alla salute, diritto all'esistenza a cura dell'Università di Genova

Un progetto artistico di Bruce Clarke che rende omaggio alle vittime dei percorsi migratori nel Mediterraneo attraverso un metaforico velo d’acqua, una sottile patina d’acqua che potrebbe salvarli o inghiottirli, fatta di fragilità, incanto e pericolo.

Lo scopo della mostra è rendere omaggio alle migliaia di persone anonime che hanno rischiato e rischiano tutto per ottenere una vita migliore per sé e per le proprie famiglie. Sospese nella sala vi sono le rappresentazioni simboliche di migranti scomparsi in mare. Le immagini vogliono restituire a queste persone morte in mare una presenza che è stata loro negata nel mondo.

Sea Gost è inaugurata dal rettore dell'Università di Genova, Federico Delfino, e dal direttore della Biblioteca Universitaria di Genova, Paolo Giannone, con l'intervento di Shahram Khosravi dell'Università di Stoccolma, antropologo e scrittore.

L'inaugurazione, che ha avuto luogo il 6 giugno 2024 alle 17,30 è stata preceduta dal Joint Workshop 2024 Meantal health for all, from evidence to engagement - Adozione di modelli equi ed efficaci per affrontere le barriere liguistiche

Il workshop pone l'attenzione sugli interventi per affrontare le barriere linguistiche incontrate nei servizi sanitari dall'utenza con scarsa conoscenza della lingua locale, con particolare attenzione ai percorsi migratori, alle differenze linguistiche e culturali, alla salute mentale e alla salute delle donne. La discussione ha come focus l'efficacia di questi interventi, i loro punti di forza e i loro svantaggi e l'analisi di come i modelli innovativi possano essere adottati in modo efficace e responsabile.

Bruce Clarke

È un visual artist e fotografo. Nato a Londra, da tempo vive a Parigi. Dal 1989 espone a livello internazionale. Militante antiapartheid in Francia accanto all’African National Congress, in seguito attivo nella trasmissione della memoria del genocidio in Rwanda.