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Responsabile: Mariangela Bruno
mostra a cura di Ferdinando Bonora e Massimo Patrone
Inaugurazione mercoledì 28 maggio 2025 alle ore 17
La Cineteca DW Griffith nasce ufficialmente nel 1975, ma la sua origine può essere datata già nel 1973, quando Angelo R. Humouda -studioso e ricercatore del cinema americano delle origini - ebbe occasione di visionare alla Cinemathèque Française di Parigi una retrospettiva dedicata a David Wark Griffith curata da Jacques Lourcelles. Humouda si appassionò talmente all'opera di Griffith che decise di cominciare l'acquisizione di alcune rare pellicole del regista. Questo fu possibile anche grazie all'incontro con due collezionisti, il genovese Claudio Clavarino e il più noto Piero Tortolina che lo indirizzarono al Film Departiment del MOMA di New York.La prima acquisizione consisteva in poco più di una trentina di one reel di Griffith realizzati alla Biograph tra il 1908 e il 1911. Questo primo gruppo di film venne presentato in anteprima nazionale alla Cappella Underground di Trieste nel 1974: L'interesse suscitato dall'iniziativa fu tale che Humouda decise di intensificare le acquisizioni e di cominciare a pensare alla creazione di una cineteca intitolata al regista americano.L'incontro con Alessandro Cozzani - anch'egli studioso di cinema americano - diede il via al progetto, le cui motivazioni e proposte furono indicate nel volume Ragioni di una Proposta scritto da Humouda e Cozzani e uscito nel 1975, anno in cui viene fondata la Cineteca DWG.Tra i Soci Fondatori c'erano anche Alba Gandolfo (responsabile della Sezione Cinema del Centro Culturale del Tigullio che aveva ospitato una retrospettiva su Griffith a Chiavari) e Patrizia Poggi, esperta di cinema d'animazione, settore in cui la Cineteca si specializzerà negli anni immediatamente successivi.In questo periodo le iniziative della nuova cineteca si moltiplicano - Griffith alla Biograph alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1976 dopo che il festival rimase inattivo per parecchi anni, il Festival dei Popoli nel 1977, tanto per citarne alcune - nascono la rivista "Griffithiana" e i "Quaderni della Cineteca", arrivano altri collaboratori, quali Renato Venturelli, critico e storico del cinema e Aldo Padovano, studioso e regista sperimentale.Verso la fine degli anni 70' la collezione della Cineteca DWG conta circa 2000 pellicole - tutte in 16mm - di cui fanno parte, oltre ad un cospicuo numero di film di Griffith, il cinema delle origini (Mèliès, Porter, ecc.), rarità del cinema d'animazione, le avanguardie storiche e alcune pellicole in versione originale considerate fondamentali nella storia del cinema.
Oggi la cineteca ha un patrimonio di oltre 5000 titoli (settecento documentari e cinegiornali), 16 e 35mm, tra cui una cospicua sezione di rari film italiani dagli anni '30 agli anni '70, e una collezione museale (lanterne magiche, cineprese, proiettori d'epoca, riviste d'epoca, manifesti, libri (ancora da catalogare) e una raccolta di riviste soriche (catalogata) donata dalla cineteca dallo storico del cinema Roberto Chiti.