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Responsabile: Paolo Giannone
Esperanto Project
Introduzione di Franca Fioravanti
La musica è una voce che parla e oggi parlerà di pace, speranza e libertà.
Musiche che si intrecciano con le storie di alcune figure importanti che hanno scelta la via della non violenza per unire le persone.
La Biblioteca Universitaria di Genova sarà ancora una volta il palco perfetto per far riflettere, attraverso la musica, sui passi che si sono fatti.
Partendo da quel fiore sbocciato per la libertà fino a oggi, a quello che siamo e soprattutto la destinazione che vogliamo raggiungere.
Esperanto nasce da un’idea di Luca Falomi, giovane ed eclettico chitarrista e compositore, e dalla sua collaborazione con Riccardo Barbera, contrabbassista e compositore poliedrico e creativo.Il nome del progetto è ispirato all’omonima lingua internazionale creata alla fine del 1800 dall’unione di idiomi di origine latina, romanza, germanica, slava e orientale e la creazione di nuovi vocaboli da questi.Esperanto letteralmente significa “speranza”, un tentativo di far dialogare i popoli, cercando di creare comprensione e pace grazie all’uso di una seconda lingua semplice ed espressiva, appartenente a tutta l’umanità e non a un solo popolo.Una lingua che valorizza gli idiomi minori altrimenti destinati all’estinzione.Il legame artistico tra Falomi e Barbera, entrambi compositori di grande sensibilità da sempre interessati alla ricerca sonora e alle contaminazioni musicali, li ha portati a collaborare ai rispettivi lavori discografici (Sober di Luca Falomi e Aymara di Riccardo Barbera) e a comporre insieme materiale originale, frutto di una visione musicale comune, di esperienze artistiche simili e di una naturale sinergia.A completare l’ensemble Rodolfo Cervetto, batterista di rara sensibilità e creatività, da subito in sintonia con la natura del progetto.
Nell'ambito delle CELEBRAZIONI PER L’OTTANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE.