Apri testo introduttivo di E. Tonizzi

 

Il nucleo denominato "Autografi del Risorgimento", o Archivio di Nino Bixio, attualmente conservato in quattordici cassette racchiuse in uno speciale e suggestivo mobile all’uopo fabbricato nei primi anni del XX secolo, è costituito da lettere autografe e documenti (per un totale di circa 3.400 unità inventariali) donati alla Biblioteca nel 1907 da Camillo Bixio figlio quartogenito di Nino.

Gerolamo Bixio detto Nino (Genova, 1821-Acin, Sumatra 1873), generale e uomo politico, fu volontario nella guerra del 1848 e fu tra i difensori della Repubblica Romana. Seguì Garibaldi nel 1859 e nel 1860 nella spedizione in Sicilia. Nel 1862 entrò nell’esercito regolare comandando nel 1866 con il grado di tenente generale una divisione a Custoza. Fu quindi deputato di Genova nel primo parlamento italiano e nominato senatore nel 1870.

L’archivio è costituito, in particolare, da circa 500 lettere autografe di Nino Bixio indirizzate alla moglie Adelaide Parodi, al cognato Adolfo Parodi, e a Giuseppe Guerzoni.

Un secondo nucleo di documenti è caratterizzato dalla corrispondenza ufficiale di Bixio relativa alle campagne del 1859-1860 e 1866 - 1870, da numerose lettere dirette a Bixio generale e deputato tra cui quelle di Agostino Depretis, e da quaderni di studi di argomento militare o politico-militare. Vi è contenuto inoltre il diario originale steso dal Bixio nel 1848-49 sul taccuino rosso donatogli da Goffredo Mameli. I documenti assumono particolare importanza sia nel contesto della storia personale ma soprattutto in relazione alle due ultime guerre di indipendenza (1859 e 1866) e alla spedizione garibaldina in Sicilia.

Per il dettaglio di tutte le lettere e documenti del Fondo Nino Bixio si rimanda all’inventario pubblicato a suo tempo nel sito della biblioteca.

Di particolare valore storico documentario sono le lettere riguardanti e di Giuseppe Garibaldi.

Bibliografia: G.U. Oxilia, Nino Bixio, Documenti inediti, in "Nuova Antologia", 1908, p. 622-639.