Link di interesse risorgimentale

 

Rai Storia sull'Inno di Mameli

Materiali e riprese dal Museo del Risorgimento di Genova e anche foto di versioni a stampa dell'inno conservate nella nostra Biblioteca.

 

 

Genova

Museo del Risorgimento

L'origine del Museo risale al  5 maggio del 1915, lo stesso giorno che D'Annunzio dallo scoglio di Quarto arringava la folla con un appassionato discorso. Già esisteva nella casa natale di Mazzini il "Sacrario", con cimeli e documenti relativi al grande esule; il nuovo Museo, dedicato all'età risorgimentale da Balilla a Roma capitale trovò spazio all'ultimo piano di Palazzo Bianco in via Garibaldi.

Allora Palazzo Bianco rappresentava il Museo della città; oltre alla quadreria vi erano reperti archeologici, tardo romani e medievali, una sala colombiana, trasformata poi in sala navale e una sala d'armi. L'età risorgimentale completava così l'ampio panorama  storico-artistico della città di Genova. Il curatore Achille Neri compilò un catalogo in due volumi unendo alle opere esposte anche le raccolte bibliografiche e archivistiche relative al Risorgimento, conservate nei depositi di Palazzo Rosso.

Nel 1934 il Museo fu trasferito in via Lomellini e divenne con l'archivio e la biblioteca una delle componenti del complesso dell'Istituto Mazziniano.

Oggi la parte espositiva si snoda su nove sale con uno sviluppo lineare alle pareti di 292 metri ed un percorso che, grazie alle strutture poste al centro delle sale, supera i 700 metri lineari. La tipologia dei documenti esposti è molto varia. In totale si presentano 928 unità, tra dipinti, stampe, manifesti, bandiere, fazzoletti, armi, uniformi e cimeli di varia natura.

Il percorso museale segue un itinerario cronologico, diviso per "capitoli", dall'età di Balilla a Roma capitale. Da questo criterio si staccano due sezioni; una è dedicata all'uniformologia, alla militaria e all'oggettistica storica in generale; la seconda,significativamente coincidente negli spazi allo storico Sacrario mazziniano, vuole essere il centro vitale del Museo: è dedicata alla figura e all'opera di Giuseppe Mazzini, che del Risorgimento italiano rappresentò gli ideali più elevati.

Forte dei Marmi (LI)

Museo della Satira - La satira al tempo di Mazzini

Il Museo del Forte per la Satira e la Caricatura - che ha sede nel Forte di Leopoldo I ha raccolto l'eredità culturalmente viva e propositiva del Premio "Satira Politica", creato nel 1973, ed é diventato il centro di conservazione, raccolta e studio di tutti i materiali concernenti la storia della satira e della caricatura mondiale.

Tra i percorsi, dei quali il portale del Museo è ricchissimo, segnaliamo la parte dedicata alla satira in epoca risorgimentale.

Milano

Civiche raccolte storiche – Museo del Risorgimento

 Nato nel 1885, dal 1951 il museo ha sede nel settecentesco palazzo Moriggia, progettato nel 1775 da Giuseppe Piermarini a ridosso del vasto complesso di Brera. Già dimora, in epoca napoleonica, del Ministero degli Esteri e, in seguito, del Ministero della Guerra, il palazzo, passato nel 1900 alla famiglia De Marchi, fu donato al Comune di Milano dalla moglie del celebre naturalista Marco De Marchi e in quell'occasione destinato a sede museale.

Attraverso un articolato insieme di materiali composti da stampe, dipinti, sculture, disegni, armi e cimeli, le collezioni illustrano il periodo della storia italiana compreso tra la prima campagna di Napoleone Bonaparte in Italia (1796) e l'annessione di Roma al Regno d'Italia (1870). Il percorso espositivo è ordinato cronologicamente e si snoda attraverso quindici sale tematlche a cui si è recentemente aggiunta la

nuova Sala d'Armi. L'ultimo allestimento risaie al 1998 quando, mantenendo intatta la sequenza cronologica, furono ripensate le strutture espositive permanenti, destinate al nuclei salienti delle collezioni, e in particolare i cimeli dell'incoronazione di Napoleone in Italia (il manto verde e argento e le preziose insegne regali), lo stendardo della Legione Lombarda Cacciatori a cavallo, il primo Tricolore italiano, per fare solo qualche esempio. In questa occasione sono stati riprogettati il sistema di illuminazione e il corredo didascalico, e recuperato il retrostante «Giardinetto romantico».

Milano

Dizionario Rosi on-line

Il Dizionario è un’opera imponente composta da ben 3730 pagine complessive, stampate fitte fitte in due colonne in corpo 8 spesso corredate da illustrazioni. È suddiviso in quattro volumi, tre dei quali sono dedicati ai personaggi e uno agli avvenimenti.
Accanto agli eroi conosciuti e celebrati di cui rimane memoria nei testi, nei monumenti, nelle lapidi e spesso anche nella toponomastica delle città e dei paesi d’Italia, trovano spazio nel Dizionario le storie di uomini e donne che parteciparono alla lotta per l’Unità d’Italia, sacrificando spesso la loro libertà con lunghe reclusioni in carcere o in esilio o addirittura con la vita. Dalla lettura dell’opera di Rosi emerge una storia del Risorgimento ben più ampia di quella tradizionale, che offre un quadro ampio e dettagliato di personaggi, storie individuali, fatti ed episodi rimasti a lungo sconosciuti.
L’opera, pubblicata dall’editore milanese Francesco Vallardi dal 1931 al 1937, fu ideata da Michele Rosi, professore di Storia del Risorgimento all’Università La Sapienza di Roma.

Pavia

Museo del Risorgimento

L’adesione di Pavia al processo di unificazione nazionale trova i presupposti nelle peculiari caratteristiche della città, posta in frontiera fin dalla prima metà del Settecento, ma anche sede di una storica Università con prestigiosi collegi, che le assicura una presenza di studenti vivace dal punto di vista politico: Pavia diventa serbatoio di patrioti prima e di uomini politici poi. Anche l'impegno della famiglia Cairoli in ogni fase dell’unificazione contribuisce a formare una tradizione democratica forte. Insignita della medaglia d’oro per benemerenze patriottiche, è anche tra le prime città a recepire l’esigenza di memoria dell’epopea risorgimentale e nel 1885 viene istituito il Museo del Risorgimento.

A questo intende dare forma l’attuale percorso espositivo che colloca le vicende politico militari nel più ampio contesto storico sociale, culturale, economico riferito all’ambito locale, ma pur sempre in osmosi con la vicenda storica nazionale.

Roma - Milano

Progetto Risorgimento - Il Risorgimento e la nascita dell’Italia Contemporanea

 Lo studio delle diverse interpretazioni che il secondo Novecento ha dato dei caratteri fondamentali della nazione italiana e del complesso processo storico che portò alla formazione dello Stato unitario e al suo sviluppo offre un punto di osservazione privilegiato per analizzare l'evoluzione delle principali correnti culturali del nostro paese e costituisce un contributo prezioso anche per quella "storia intellettuale" dell'Italia repubblicana che resta ancora in buona parte da scrivere.

Dal 1990 la rilevanza degli eventi internazionali e degli eventi nazionali, ha costretto l'opinione pubblica italiana a tornare a interrogarsi sul tema della nazione, ma la riflessione si è concentrata sulla fase postunitaria ed è stata portata avanti principalmente nel confronto politico o come discussione accademica in termini esclusivamente monodisciplinari: storici, storici della letteratura, storici del cinema, storici della musica hanno condotto separatamente i loro studi e le loro riflessioni, che sono rimasti confinati in circuiti limitati e specialistici.

In vista del 150° anniversario dell'Unità d'Italia sembra opportuno favorire nuove riflessioni sui caratteri della nazione, sull'identità nazionale e sulla storia della nascita e delle trasformazioni dell'Italia contemporanea, utilizzando fonti, metodologie e strumenti, che si rivolgano e coinvolgano un grande pubblico.

Al centro del progetto vi sono una serie di lezioni, di letture, di mostre che  si sono svolte  tra Milano e Roma e la costruzione di questo portale web nel quale  è possibile  navigare percorsi multimediali, costruiti con la documentazione tratta dal patrimonio archivistico e bibliotecario dei tre enti promotori: FONDAZIONE GIANGIACOMO FELTRINELLI (Milano) - ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA FONDAZIONE (Roma) - FONDAZIONE ISTITUTO GRAMSCI ONLUS (Roma)

Roma

Biblioteca Digitale dell'Unificazione Giuridica

Nell'ambito del programma di celebrazioni per i 150 anni dell'Unità la Biblioteca centrale giuridica del Ministero della giustizia ha realizzato una 'Biblioteca Digitale dell'Unificazione Giuridica' (BUG) che ripercorre i diversi momenti del processo di unificazione giuridica ed amministrativa del Regno d'Italia nell'arco temporale 1859-1870 attraverso la messa a disposizione di molti documenti in digitale: i codici degli Stati preunitari, gli atti dei governi provvisori insediati subito dopo le annessioni, i primi codici del 1865.

Delle opere sono forniti i link alle risorse già presenti in rete, ricavate da Google libri e dalla Biblioteca della Sezione di Storia del diritto medievale e moderno dell'Università di Milano; molti testi sono stati digitalizzati dalla Biblioteca e per la prima volta resi accessibili e interamente ricercabili. Completa la BUG il Catalogo dei periodici preunitari, che presenta la sezione della Biblioteca dedicata alle raccolte di legislazione degli antichi Stati italiani.

Roma

Rassegna storica del Risorgimento (1914-2001)

L’Istituto per lo studio del Risorgimento italiano ha messo in rete una banca dati che consente di consultare tutte le annate della rivista Rassegna storica del Risorgimento pubblicate tra il 1914 e il 2001. I singoli articoli possono essere visualizzati a testo pieno.

L’Istituto per lo studio del Risorgimento italiano, fondato nel 1936 dalla trasformazione della Società Nazionale per la storia del Risorgimento (1906), è uno dei cinque istituti storici italiani. All’interno dell’Istituto, ubicato a Roma nel complesso del Vittoriano, è raccolto un Archivio che conserva un vasto patrimonio documentario e artistico che costituisce una delle fonti principali per lo studio dell’Italia e del contesto internazionale dalla metà del XVIII alla fine della prima guerra mondiale.

L’Istituto cura la pubblicazione di una collana di studi storici e organizza congressi internazionali incentrati su singoli aspetti delle vicende risorgimentali. Fa parte dell’Istituto per la storia del Risorgimento il Museo Centrale del Risorgimento, che realizza anche mostre temporanee.

Roma

Istituto per la storia del Risorgimento italiano

L’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, fondato nel 1936 dalla trasformazione della Società Nazionale per la storia del Risorgimento (1906), è uno dei cinque istituti storici italiani.
All’interno dell’Istituto, ubicato a Roma nel complesso del Vittoriano, è raccolto un Archivio che conserva un vasto patrimonio documentario e artistico che costituisce una delle fonti principali per lo studio dell’Italia e del contesto internazionale dalla metà del XVIII alla fine della prima guerra mondiale.

L’ Istituto cura la pubblicazione di una di collane di studi storici Pubblicazioni e organizza congressi internazionali incentrati su singoli aspetti delle vicende risorgimentali. Fa parte dell’Istituto per la storia del Risorgimento il Museo Centrale del Risorgimento che realizza anche mostre temporanee.

Roma

I luoghi della memoria

Partner scientifici dell’iniziativa sono l'Istituto per lo studio del Risorgimento, la Domus Mazziniana e tutti gli istituti storici che operano sull’Ottocento.

Progetto costituito come sistemico, declinato attraverso due dimensioni: geografica (i luoghi) e storico-culturale (la memoria). La geografia è quindi la prima dimensione da recuperare, come ha sottolineato il Comitato dei Garanti nella riunione del 28 settembre 2009, allorché ha specificato che è “evidente che in un Paese con una geografia e una storia così strettamente interrelate, i luoghi e la loro specificità culturale, politica e istituzionale, hanno un peso specifico ineludibile“, e dunque, di conseguenza, “perché non si proceda a una rassegna di iniziative locali senza criterio, sarà opportuno procedere con una mappatura che incroci l’importanza relativa di ciascun luogo nel processo di unificazione nazionale e i vari periodi in cui questo incrocio si è rivelato più fecondo. Torino, Milano, Napoli, Genova, Venezia, Palermo, Firenze, Bologna, Roma – ma naturalmente molti altri luoghi“.

La seconda dimensione lungo la quale è declinato il progetto è quella storico-culturale, legata alla memoria. L’essenziale, infatti, è continuare a fare memoria e a trasmettere memoria, evitando la perdita irreparabile di informazioni. Per far questo è di fondamentale importanza portare alla luce le informazioni sulla storia dei luoghi. Questa è la prospettiva che ha ispirato il progetto “I luoghi della memoria”, finalizzato a riscoprire e valorizzare la dimensione geografica attraverso quella storico-culturale, e viceversa, mediante la classificazione ed enumerazione progressiva dei luoghi; il restauro dei monumenti e la risistemazione e valorizzazione urbanistica; l’introduzione presso ciascun luogo di una segnaletica modulare.

Roma

R I S O R G I M E N T O - Perspektiven der Forschung / Prospettive di ricerca

Dedicato alla storia del Risorgimento italiano (1796-1915), in linea dal giugno 2003, si basa sulla collaborazione con l'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, Roma, che coopera particolarmente con la sezione tedesca (Gruppo di studio in Germania) di quell'Istituto. Portale che si intende come piattaforma scientifico-pubblicistica per la ricerca italiana e tedesca sull'epoca del nation building italiano, la quale si estende - sotto la denominazione „Il Risorgimento“ – dall'inizio del dominio napoleonico sull'Italia (1796) fino all'intervento del paese nella prima guerra mondiale (1915). Come va specificato dai contributi su questo sito, lo stesso concetto dell'epoca è diventato, da qualche tempo, oggetto di accesi dibattiti fra gli storici. Nell'ambito di questo progetto si resta fedele al concetto di Risorgimento in quanto esso costituisce ancora una categoria rilevante per la comprensione del modo in cui la formazione dello Stato e della nazione nell'Italia dell'Ottocento è stata eseguita, vissuta e spiegata. In quanto categoria storica dell'epoca 1796-1915 il concetto di „Risorgimento“ non va confuso con il mito e l'ideologia risorgimentali sviluppati dalla classe dirigente dell'Italia unita come codice etico-politico e auto-legitimizzazione.

Il progetto tende ad aprire uno scambio scientifico fra le diverse istituzioni e iniziative che nell'Italia e nella Germania hanno rilevanza per la ricerca sul Risorgimento italiano. A questo scopo si tratta non solo di prendere in considerazione le iniziative già operanti, ma di far conoscere anche nuove prospettive di ricerca.

Roma

Il Risorgimento e la nascita dell’Italia contemporanea - Percorsi multimediali

Ampio progetto che nasce dalla collaborazione della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, dell’Accademia nazionale Santa Cecilia e della Fondazione Istituto Gramsci.

Nella sezione Percorsi multimediali documenti, libri, periodici, manifesti, video e file musicali documentano, in percorsi guidati, la nascita dell’idea di nazione italiana e lo sviluppo e le riletture che questa idea ha avuto dall’Ottocento al Novecento.

Roma

Il Risorgimento e la nascita dell’Italia contemporanea - Videolezioni sul Risorgimento - Storie di un secolo

Nella sezione Storie di un secolo sono disponibili alcuni video di un ciclo di lezioni di storia del Risorgimento che intende ricostruire i principali momenti e temi dell’esperienza risorgimentale alla luce delle più recenti interpretazioni storiografiche e del dibattito pubblico che si sta svolgendo in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Roma

“Rai per i 150 anni”

L’obiettivo della struttura “Rai per i 150 anni” è di raccontare l’identità e le trasformazioni del nostro Paese a partire dalla grande avventura del Risorgimento, un’avventura di uomini, donne e giovani animati da ideali e progetti per il futuro. Un traguardo fondamentale per rilanciare la Rai come patrimonio comune dell’Italia e degli italiani e per ridefinirne il ruolo di servizio pubblico.
Si tratta di un progetto complessivo, articolato in diversi format narrativi declinati su tutte le piattaforme: dalla Tv generalista al digitale terrestre e satellitare; dal web alla telefonia mobile.

Sanremo

Roberto Benigni, Esegesi dell’Inno di Mameli

Festival di Sanremo, 17 febbraio 2011