Dettaglio Scheda - "La monarchia de Solessi tradotta dall'originale latino di Melchiorre Inchofer della Compagnia ..."

271, [1! p. ; 8º
Segn.: A-R⁸
La c. A1 è bianca
Luogo di ed. falso, cfr.: Caldelari C., Bibliografia luganese del Settecento. Le edizioni Agnelli di Lugano. Libri - Periodici, scheda n. 469, p. 477.

L'opera è attribuita a Giulio Clemente Scotti: cfr. Biographie universelle ancienne et moderne, XXI, p. 210, e, in forma dubitativa, Melzi, Dizionario di opere anonime e pseudonime di scrittori italiani, II, p. 141.

Per il falso luogo di edizione cfr.: False date : repertorio delle licenze di stampa veneziane con falso luogo di edizione (1740-1797), a cura di Patrizia Bravetti e Orfea Granzotto, introduzione di Mario Infelise, Firenze, Firenze University Press, 2008, n. 391.

“Un altro classico della letteratura antigesuita come la Monarchia Solipsorum – pubblicata qualche decennio dopo i Monita – venne … attribuito fra gli altri all’ex gesuita Giulio Clemente Scotti. [nota 5: Dal punto di vista dell’attribuzione anche la Monarchia Solipsorum ha una storia complicata. Fra le possibili paternità vi era quella di Melchior Inchoffer …, gesuita viennese, attivo per molti anni a Roma, il quale non lasciò mai la Compagnia di Gesù.]”  Cfr.: S.Pavone Le astuzie dei Gesuiti, p. 58.

Per un’ampia disamina del problema dell’attribuzione della Monarchia Solipsorum si veda Giorgio Spini Ricerca dei libertini. La teoria dell’impostura delle religioni nel Seicento italiano, Firenze, La Nuova Italia, 1983, pp. 233-246.

Sulle problematiche relative a luoghi, autori ed editori falsi cfr.: A. Pisani, Pubblicare e/é mentire

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