Autori
Titolo completo
Athanasii Kircheri e Soc. Iesu Obeliscus Pamphilius, hoc est, interpretatio noua & hucusque intentata obelisci hieroglyphici quem non ita pridem ex veteri hippodromo Antonini Caracallae Caesaris, in Agonale forum transtulit, integritati restituit, & in vrbis aeternae ornamentum erexit..
Paese
Italia
Lingua
Latino
Descrizione fisica

[64], 560 [i.e. 558], [30] p., [3] c. di tav. di cui 1 ripieg., antip., ritr. : ill. ; fol

· Marca (O1180) in fine
· Antip. disegnata da Giovanni Angelo Canini e incisa da Cornelis Bloemaert
· Altra c. di tav. con ritr. di Innocenzo X
· Sul front. stemma del dedicatario, Innocenzo X
· Omesse nella numerazione le p. 332-333
· Segn.: a-h4 A-4D4 4E4

· Iniziali e fregi xil.

Note

Per appfrofondire il tema dell'uso delle antiporte nei libri di A. Kircher: cfr. A. Pisani, Antiporta Kircheriana

«…il problema della costruzione artificiale di una lingua filosofica universale, a partire dai sistemi di cifre usati nella poligrafia, non sfiora nemmeno Kircher. Per l’autore della Polygraphia la vera lingua filosofica era quella dei simboli ed esisteva fin dalla più remota antichità, essendo nata contemporaneamente alle prime speculazioni filosofiche e teologiche come il solo modo degno di esprimerle. L’interpretazione dei primi simboli tramandati dalle più antiche civiltà si identifica quindi con la conoscenza di quella profonda e originaria sapienza… Al momento della pubblicazione della sua Polygraphia Kircher già da tempo riteneva di aver individuato nei geroglifici egiziani i simboli dell’originaria sapienza. Una parte notevole della sua infaticabile attività di studioso era dedicata ad elaborare e ad esporre la sua interpretazione di quei segni misteriosi… Se l’interpretazione simbolica dei geroglifici deriva da un atteggiamento del pensiero greco nei confronti della civiltà egiziana già riscontrabile nell’età classica, la sua espressione canonica è opera della filosofia neoplatonica. Da Plotino fino a Kircher compreso la lettura dei geroglifici in chiave metaforica è legata alla diffusione del neoplatonismo nella cultura occidentale… Guidato dall’idea che i geroglifici esprimano in forma simbolica gli aspetti più elevati e reconditi dell’antica sapienza, Kircher si propone così un’operazione inversa a quella compiuta dall’egittologia moderna a partire dalle decifrazioni di Champollion. Non si tratta cioè di assicurare preventivamente la conoscenza della lingua per risalire alla ricostruzione sistematica di quella civiltà, ma di raccogliere tutte le possibili notizie tramandate dalle diverse letterature, tradizioni e creazioni monumentali dei diversi popoli dell’antichità per ricomporre un’immagine fedele della primitiva cultura egiziana e permettere così la lettura dei segni che ne sono l’espressioni simbolica… Prima che i quattro imponenti volumi dell’Oedipus aegyptiacus venissero alla luce… Kircher dovette esibire un estratto delle sue ricerche… per celebrare, in qualità di erudito cortigiano, un solenne avvenimento artistico della Roma papale. Dopo aver sistemato i contorni di piazza Navona… Innocenzo X volle adornarla con una fontana monumentale utilizzando a tale scopo l’obelisco portato a Roma ai tempi di Domiziano… Per festeggiare la collocazione dell’obelisco a coronamento della celebre ‘fontana dei quattro fiumi’, Kircher volle interpretarne le iscrizioni come saggio dell’abilità raggiunta e come prova dell’esattezza delle sue teorie.»
Cfr.: Dino Pastine La nascita dell’idolatria…, Firenze, La Nuova Italia, 1978, p. 75 e segg.

 

Pubblicazione
Romae: [editore] typis Ludouici Grignani, 1650
Collocazione
2.A.III.1
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