Autori
Titolo completo
Viaggio nell'interno della China, e nella Tartaria fatto negli anni 1792, 1793, e 1794. Da Lord Macartney ... Compilato da sir Giorgio Staunton ... Prima traduzione italiana con figure e carte. Tomo 1.[-6.]
Altri titoli
0: Viaggio di Lord Macartney alla China.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Descrizione fisica

6 v. ; 8º

 

Sul front. del Tomo 1. la data è espressa: MDCCXCXIX.

Note

L'esemplare è rilegato in 3 v.

Giorgio III affidò a Lord Macartney l’incarico diplomatico di trattare con l’Imperatore Qian Long: l’ambasciata ebbe luogo nel 1793 ma si concluse con un nulla di fatto, per l’intransigenza del legato britannico, che rifiutò il kou tou, il battere la fronte a terra più volte in segno di prostrazione di fronte all’Imperatore, e l’alterigia dell’Imperatore stesso in quanto regnante del più vasto e popoloso impero della terra, autosufficiente e non tributario dell’occidente, né nella sfera materiale né in quella spirituale, forte di una bimillenaria tradizione di unità e prosperità. Qian Long rispose a Giorgio III con una missiva che, per quanto fondata, non teneva in considerazione l’involuzione in atto nella società cinese e, cosa più grave, sottovalutava la potenza e lo sviluppo dell’Inghilterra: “Dovessi reggere il mondo intero, ho di mira uno scopo solo: mantenere un governo ideale e compiere i doveri del mio rango. Oggetti strani e costosi non mi interessano. Se ho dato ordine che i doni da voi offerti in segno di omaggio, maestà, fossero accettati, questo è soltanto per un riguardo allo spirito con il quale li avete inviati da così lontano …. Come il vostro ambasciatore può constatare di persona, noi qui abbiamo ogni sorta di prodotti. Non riconosco valore ad oggetti strani e ingegnosi e non vedo ragione d’impiego per i prodotti della vostra industria.” In effetti quanto scriveva l’Imperatore era vero: la Cina esportava merci richiestissime in occidente, tessuti, sete lavorate e grezze, porcellana, lacca, tè e generi di lusso quali ventagli, paraventi, smalti ed argenti lavorati; per tutto questo l’unica contropartita accettata era l’argento. Prodotti come le lane inglesi, ad esempio, erano merci invendibili in Cina. Ogni nave della Compagnia doveva però per legge tenere in prodotti inglesi un decimo delle merci destinate all’estero all’atto della partenza dalla Gran Bretagna. Questa situazione non poteva durare a lungo, anche alla luce del sistema mercantilista messo in atto dall’Inghilterra. Ben presto gli inglesi riuscirono ad imporre come merce d’esportazione in Cina l’oppio prodotto in India, finanziando con questi proventi le importazioni e compensando i produttori nazionali di lane. Questa situazione peggiorerà scaturendo nella guerra dell’oppio e nella sconfitta militare della Cina, verso la metà del XIX secolo.

 

Vai al record ge nerale dell'edizione nel catalogo online della biblioteca

Tipo pubblicazione
Monografia
Pubblicazione
Firenze: [editore] a spese di Giovacchino Pagani, 1799-1800
Collocazione
2.O.V.21-23
Correlati