[8], 405, [39] p. ; 4o
Cors. ; rom
Segn.: [ast]4, A-3I4 3K2
Iniziali xilografiche ornate
Vignetta calcografica sul frontespizio contenente lo stemma dei Gesuiti
Var. B: Aggiunto un fasc. segnato 2*4 tra i fasc. *4 e A4, contenente la dedica al nunzio apostolico Innocenzo Malvasia, l'avviso al lettore, l'approvazione, la licenza e il privilegio.
«Edizione definitiva, corredata di varie aggiunte e dell’Appendix, di quest’opera del gesuita spagnolo che fece tanto discutere, scatenando la polemica tra Domenicani e Gesuiti, e la divisione tra tomisti e molinisti. Nel secolo successivo il termine “molinismo” venne impiegato dai Giansenisti contro i loro avversari, e acquistò un significato spregiativo ingiustificato. “C’est cet ouvrage qui fit naître les disputes sur la grace... Les Dominicains soutinrent thèses sur thèses pour foudroyer le nouveaux système. Le cardinal de Quiroga, grand Inquisiteur d’Espagne, fatigué de ces querelles, le porta au tribunal de Clément VIII, qui forma, en 1597, pour les terminer, la célèbre Congrégation De Auxiliis; mais... il ne fut rien de décidé. Paul V... se contenta de donner un décret, en 1607, par le quel il permit aux deux écoles d’enseigner leurs sentiments, et leur défendit de se censurer mutuel- lement” (Feller).
Louis de Molina (1536-1600), grande teologo gesuita originario di Cuenca, insegnò per un ventennio a Ebora, e fu infine chiamato a Madrid per insegnarvi teologia morale. Con quest’opera aveva cercato di conciliare la teoria della Grazia e della Predisposizione con quella del libero arbitrio. La prima edizione apparve a Lisbona nel 1588, e scatenò polemiche assolutamente inattese. Il cardinale Alberto d’Austria ne proibì la vendita, e la fece esaminare da vari censori; dopo aver rischiato di essere messa all’Indice, ne fu poi autorizzata la ristampa solo con l’aggiunta di una Appendice esplicativa. L’edizione “autorizzata” fu quindi a tutti gli effetti quella di Anversa. La nostra edizione, pur citata da tutti i repertori come datata 1595, sulla base dell’indicazione del frontespizio, a noi pare, per le caratteristiche tipografiche, edizione dei primi anni del sec. XVIII, e non a caso contiene la dicitura: “Iuxta exemplar Antverpiae”, ma la particolarità non è segnalata dai bibliografi. Palau, IX/n. 174587 (la indica come terza edizione); De Backer-Sommervogel, V/col. 1669; Enciclopedia Cattolica, VIII/n. 1222.»
Cfr.: Cfr.: catalogo De Societate Jesu edito dalla Libreria antiquaria Soave – Torino, http://woodstock.georgetown.edu/library/lib_files/De_Societate_Jesu.pdf, n. 201 p. 78.