[2], 221, [5] p. ; 12º
Segn.: A-I12 K6
Le ultime 2 c. bianche.
Per il nome dell'A., Caspar Schoppe, cfr. VD17 12:114257B
Collezione di testi antigesuitici (tra i quali i famosi Monita secreta) pubblicati sotto la forma di una autobiografia da parte di un gesuita pentito che, in realtà, corrisponde alla persona di Kaspar Schopp. In seguito alla pubblicazione della prima edizione dell’Anatomia, un gesuita, Laurent Forrer diede alle stampe un’indignata replica.
A Kaspar Schopp, nella sua opera ... Anatomia Societatis Jesu, una cum aliis opusculis, ad salutem Ejusdem Societatis, et ad excitandam Regum ac Principum Catholicorum attentionem utilissimis, si deve il cambiamento del titolo dei Monita privata in Monita secreta, con il quale raggiungeranno la più ampia fama. Egli "inserì i Monita nella sua Anatomia utilizzando sostanzialmente la stessa tecnica di Lutz [il protestante Ludwig Lutz, autore di un’ Historia Jesuitica, nda]: unire documenti autentici a documenti spurii. Fra quelli autentici, Scioppius riportava infatti il sesto capitolo dal titolo De studiis del trattatello di Mariana sul governo della Compagnia. Mariana era critico, fra le altre cose, nel giudicare il livello dell’istruzione impartita dai gesuiti nei loro collegi e rappresentava un testimone a carico interno all’ordine: i Monita, in quest’ottica, erano semplicemente un ennesimo testimone, di tipo differente, che confermava e contestualizzava le lamentele di Mariana sulla decadenza dell’ordine. I Monita vennero poi ripubblicati dallo stesso Scioppius due anni dopo [nel 1635, nda] come appendice degli Arcana Societatis Jesu, ancora una volta insieme a brani tratti dal padre Mariana."
C fr.: S. Pavone, Le astuzie dei Gesuiti, Roma, Salerno Editrice, 2000, p. 106
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