Autori
Titolo completo
De generis humani consensu in agnoscenda divinitate opus metaphysicum, criticum, et historicum, in quo plures recentiorum incredulorum, praesertim Petri Baylii, confutantur errores ... Conscriptum ab Aloysio Brenna S. J. ... Volumen primum [-secundum]
Paese
Italia
Lingua
Latino
Descrizione fisica

2 v. ; 4o

Iniz. e fregi xil.

Rom. ; cors. ; gr

Abstract

Nel 1780 con la serie dei volumi della  Storia della letteratura italiana di Girolamo Tiraboschi e poi con i lavori di Juan Andrés e di Luigi Brenna, il milieu più intelligente e agguerrito di quella che era stata la Compagnia di Gesù diede avvio a un vero e proprio processo di reinterpretazione e appropriazione della eredità galileiana. La responsabilità delle ingiuste sofferenze galileiane – perché come tali erano stigmatizzate – fu attribuita soprattutto all’arbitrio feroce ed anacronistico dell’Inquisizione: la Chiesa nel suo complesso, il papa, e le gerarchie di curia ne uscivano con piena sentenza di assoluzione. Una simile strategia era destinata a suscitare reazioni e polemiche nella compagine ecclesiastica, e in particolare i velenosi interventi e le ire furibonde del domenicano Tommaso Maria Mamachi, dal 1781 Maestro di Sacro Palazzo, che si schierò senza mezzi termini in difesa della ragione della condanna. Ma i dettagli di grande interesse sulla presunta legittimità che la quiete terrestre fosse da considerare articolo di fede o meno, sui poteri del papa, del Concilio o dell’Inquisizione in merito al caso Galilei, nonché i significati nascosti di questa querelle di fine secolo tra domenicani e gesuiti, sono già stati ricostruiti e raccontati con acutezza e acribia filologica da Franco Motta perché debbano essere qui richiamati [Cfr. F. MOTTA, “Copernico, i gesuiti, le sorgenti del Nilo. Il processo Galilei nella lettura di Girolamo Tiraboschi”, in: Girolamo Tiraboschi. Miscellanea di studi, a cura di A. R. Venturi Barbolini, Modena, 1997, pp. 109-169].
Cfr.: V. Ferrone - «L’ILLUMINISMO E IL CASO GALILEO BREVE STORIA DI UN PROBLEMA MAL POSTO» -   http://philosophy.pu.ru/5434/6956#_ftn12


“ … pubblicò i due volumi De generis humani consensu in agnoscenda Divinitate (Florentiae). In essi il B. tentava di provare, contro gli scettici e segnatamente contro Bayle, che l'idea della divinità si è presentata a tutti i popoli in tutte le epoche. Nella seconda parte dell'opera sosteneva la religiosità di molti personaggi storici accusati, secondo lui a torto, di agnosticismo. L'opera, che fondeva in modo originale considerazioni teologiche e storiche, fu accolta con molto favore.”
Cfr.: U. Baldini, Brenna Luigi, in Dizionario Biografico degli Italiani, v. 14 - http://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-brenna_(Dizionario-Biografico)/

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Tipo pubblicazione
Monografia
Pubblicazione
Florentiae: [editore] typis regiae Celsitudinis apud Cajetanum Cambiagi, 1773
Collocazione
3.II.II.66-67
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