Manoscritti ed edizioni musicali

 

Opere Manoscritte

 

1.ANTIFONARIO

cc. 1r-173r Proprio del tempo

cc. 173v-180r Comune dei Santi

Membr.; sec XV [1479]; mm 640x440; cc. I [cart. sec. XIX pavonata sul r.], 180 [num. mod. a matita], I [cart. sec. XIX pavonata sul v.], presente num. antica 1-186 e di segnatura originale dei fasc. ad inch. rosso in basso a destra del r., mutilo delle cc. num. ant. 1, 28, 119, 121-122, 134, mutilate le cc. num. rec. 36, e 125-126; scrittura gotica italiana “corale” ad inch. nero e rosso [specchio: mm 470x315], rig. all’inch., richiami e rubriche; iniziali filigranate ad inch. rosso e blu, e inizz. ornate [alcune rimaste incompiute] in 26 pagine; notazione quadrata nera su sistema di sei tetragrammi rossi; legatura [mm 660x470] del sec. XIX in pelle marroncina su assi con reimpiego di cantonali e borchie in metallo lavorato a sbalzo [fiori, monogramma IHS, e leone rampante], tracce di fermagli, impressioni a secco e ad inchiostro su sei fasce orizzontali su piatti e dorso, int. dei piatti in carta pavonata.

Inc.: (c. 1r) [...] bit ei dominus deus fedem dauid... (c.173r) Incipiunt comunes Sanctorum... Iste sanctus pro lege dei... Expl.: (c. 179v) Quidam Monachus Ceruarie Ordinis Sancti Benedicti Januensis natione cuius nomen desiderat ascribi in libro uite. Scripsit annotauit ac compleuit hoc antiphonarium ad laudem Dei ac gloriosi Jeronimi. 1479. die prima maij. orate pro eo. Deo Gratias. (c.180r)... et letitie alleluya alleluya. Benedictus.

Come da nota finale a c. 179v, questo codice fu redatto per il Monastero benedettino della Cervara di Santa Margherita Ligure.

Amiet p. 22; De Floriani 1989.

Ms. D XI 2

2. ANTIFONARIO

(Tit. c.2r) Antiphonarium secundum usum Romanae Curiae

cc. 2r-99v Tempo: dalla prima domenica di Avvento all’ultima di novembre

cc. 99v-153v Santorale festivo

cc. 153v-168r Comune dei Santi

cc. 168v-179r Ufficio dei defunti

Membr.; sec. XVI [1502]; mm 450x340; cc. I [cart.]-II, 180 [num. mod. a matita dalla II ant.], II-III[cart.], bb. le cc. 179v-180r, mutilo di almeno 1 c. fra le cc. 63 e 64, 72 e 73, 79 e 80, 99 e 100, 107 e 108, 115 e 116; scrittura gotica italiana di F. di Avignone, rubriche; inizz. filigranate, a c. 2r grande fregio miniato con due medaglie ovali miniate [anatre e busto di monaco] sul lato sinistro, in alto stemma della famiglia Piacentini], in basso stemma in tondo arabescato della citta di Verona, sempre a c. 2r iniz. E istoriata [S. Giovanni Battista], a c. 12r H istoriata [Sacra Famiglia], a c. 180v il colophon è preceduto da tre stemmi miniati: famiglia Pellegrini, città di Verona e famiglia Alighieri; notazione quadrata nera su sistema di 7 tetragrammi rossi; legatura in pelle scura su assi [restaurati], piatti impressi a secco con losanga inscritta in cornice a motivi floreali, cantonali e placca centrale in metallo lavorato a dentello e ornati con puntali metallici, dorso [restaurato] impresso a secco a cinque comparti. A c. IIr ant. scritta in verticale coeva : Missae de Tempore tribus in libros sub littera A B C divisae ad usum Coenobitarum S. Joannis; a c.180v dopo il colophon si legge: Correntem bibliopola restituit Die 20 septembris 1614; sulla IIr post. a matita: Lit. 8.000. Inv.93 [...] di Dante raccolsero denaro per fare eseguire antifonario in onore di S. Giovanni Battista nell’anno 1549 [sic] dedicandolo al [...]; sempre a c. IIr post. a matita: foglio ultimo attaccato al piatto. Numero d’ingresso 134038

Inc.: (c.2r) Sabbatu de aduentu. (E)cce nomen domini... (99v) In uigilia Sancti Andree... (c.100r) [...] optimo loco... (153v) Sequitu[cancellato]tur comune sanctorum...(c.154r) [...] uos in concilijs...(c.168v) In agenda mortuorum...(P)lacebo domino... Expl.: (c.179r) ... non morietur in eternum. Benedictus; (c.180v) Spectabiles viri Dominus Bartolomeus quondam domini Leonardi de Peregrinis nec non dominus Dantes Aligerius magnifice Communitatis Veronae prouisores ad laudem dei omnipotentis Johannis Baptiste precursoris domini librium hunc ex oblationum pecunis confici pie curauerunt anno domini MDII Reuerendo domino Nicolao de Placentinis canonico veronensis ac huius basilicae Sancti Iohannis in Valle rectore. Sacerdos quisquis es cum legeris rogamus pro eorum salute deum non sis immemor precari. F[...] de Avinione scripsit.

Il codice pervenne in Biblioteca tramite donazione di Gerolamo Gaslini nel 1942. La decorazione del codice, coeva è ascrivibile alla scuola veronese con influenze lombardo emiliane. Sull’interpretazione della data del colophon è perdurato l’equivoco fra MCII e MCIL, lo studio attento delle miniature ci permette oggi di datarlo secondo la prima ipotesi.

Cutolo n.37;Tamburini n.33; Lagomarsino p. 60-61; Mostra p. 42-43 ; Amiet p. 21; Cartaregia p. 96-97.

Ms. D X 3

3. ANTIFONARIO

cc. 2r-142r Proprio festivo dei Santi

cc. 142r-180v Comune festivo dei Santi

Membr.; sec. XVex-XVIin ; mm 570x400; cc. I [cart. sec. XX]-II [cart. da altro ms., mm 430x290, sec. XVIII: invitatorio, con notazione quadrata nera su tetragramma nero]-III [cart. da altro ms., mm 535x380, sec. XVIII: inno per la festa di S. Michele Arcangelo], 181 [num. mod. a matita], I [cart. il r. da altro ms., sec. XVIII, mm 350x280: Antifona per la festa della presentazione della B. V., con notazione quadrata nera su tetragramma rosso; membr. (incollato) il v., sec. XIV-XV, con scrittura gotica italiana su 2 coll. e due piccole inizz. ornate in oro, rosso e blu, con soprascritto (mano del sec XVIII): Antifona Dominica ad Completorium, con notazione quadrata vuota su tetragramma nero]-II [membr. da medesimo ms. di c. Iv post., sec. XIV-XV, mm 425x280, scrittura gotica italiana su 2 coll. e cinque piccole inizz. ornate in oro, rosso e blu: Libro della Compagnia del Cordone], le cc. 1 e 181 non sembrano far parte del codice, o quanto meno non sono inseribili nella parte pervenutaci, mutilo di una parte imprecisata di cc. all’inizio e in fine; scrittura gotica italiana “corale” ad inch. nero e rosso, richiami, rubriche; iniziali semplici in rosso e blu con tocchi di giallo, 75 inizz. filigranate in rosso, blu e nero, numerose inizz. calligrafiche “a fettuccia” ad inch. nero, 1 iniz. ornata prevalentemente in oro a c. 20v; notazione quadrata nera su sistema di 6 tetragrammi rossi; legatura in cuoio rosso del sec. XX [mm 640x440] su assi con reimpiego di cantonali, borchie, puntali e parte dei fermagli in metallo lavorato a traforo e a sbalzo [fiori, sole con monogramma IHS, B. Vergine con Bambino]. Numero di ingresso 79312.

Inc.: (c.1r) [...] tomo supra petra domus posita... Expl.: (c. 1v)... Signus [...]uget hominum uite spe[...]; Inc.: (c. 2r) [di]gnus dei apostolus germanus petri... (c. 142r) Incipit comune sanctorum... Exultet celus...; Expl.: (c. 180v)... la punica[...]; Inc.: (c.181r) [...]bera mea. Alleluia...; Expl.: (c. 181v) [...](O)mus ab an[...]

Il codice fu, con buona probabilità, composto ad uso di una comunità francescana ligure; lo attestano la presenza di funzioni francescane quali S. Antonio da Padova, Santa Chiara , le stimmate di S. Francesco e di S. Francesco stesso. Pervenne alla Biblioteca, come il corale segnato D XI 6, per dono del Prof. Achille Pellizzari nell’aprile del 1929.

Amiet p. 22.

Ms. D XI 5

4.BRIZIO, Cino

(Tit. c. 9r) Lucy. Fantasia descrittiva tratta dal romanzo Il Dottor Antonio di Gio. Ruffini

cc. 9r-14r [num. 8-13: Partitura per pianoforte e chitarra]

In ms. miscellaneo:

Cart.; sec. XXin, mm 326x235; cc. II [post.], 14 [num. 1-13], II [post.], b. c. 8; fra le cc. di guardia e il corpo del ms. è conservata leg. orig. in carta; notazioni musicali su pentagramma; legatura in pelle chiara e fregi dorati su piatti e dorso ad imitazione del XVIII sec.. Dono dell’autore del 1932

Ms. G VI 8(1)

5. BRIZIO, Cino

(Tit. c. 1r) Lucy. Racconto musicale del “Dottor Antonio” di G. Ruffini

cc. 1r-7r [num. 1-6: Partitura per orchestra di archi, fiati, chitarra]

In ms. miscellaneo descritto al n.7.

Ms. G VI 8(2)

6. CAPITOLARIO-COLLETTARIO-EPISTOLARIO-UFFICIO

cc. 1r-18r Capitolario: dal sabato prima dell’Avvento al Corpus Domini, e proprio e comune dei Santi

cc. 18v-65r Collettario: proprio del tempo, proprio e comune dei Santi

cc. 67r-164v Epistolario: proprio del tempo, proprio dei Santi, messe votive e dei defunti

cc. 165r-181v Ufficio dei defunti

cc. 182r-187v Calendario con note obituarie

cc. 188r-188v Rito di ricevimento del novizio

cc. 188r-202v Atti spettanti alla Certosa di Rivarolo

Membr.; sec. XVin [con aggiunte documentarie sino al sec. XVex]; mm 255x180; cc. I [cart. sec. XX]-IV, 202 [num. orig. sul v. a nn. romani ad inch. rosso, rifilata: 1-56, 1-115; num. mod. a matita 1-203], I [cart. sec. XX], le cc. 56-66 sono state aggiunte e scritte posteriormente su lacuna del codice, le cc. 190-193 sono cart. del XX sec. [aggiunte durante il restauro]; scrittura gotica italiana ad inch. nero e rosso, su 2 coll. alle cc. 179v-181v, di più mani [specchio: mm 135x193], rigatura a secco e ad inch., 18-20 ll., fasc. 78, 16, 12, 2 cc., 158, 2 cc., le cc. 189-202 portano rigatura all’inch. e scrittura mercatesca, richiami rifilati, rubriche, in calce alle cc. 47r-48r aggiunte liturgiche posteriori; inizz. semplici e filigranate ad inch. rosso e blu, tocchi di giallo nel testo; notazione quadrata nera su rigo di 3 o 4 ll.: rosso il fa, giallo il do, presenta anche notazione interlineare al testo libera o su rigo di 2 ll. di epoca posteriore; legatura restaurata nel XX sec. in cuoio su assi di legno di tipo rinascimentale con fregi a secco [gigli] sul piatto ant. [orig.] e 2 cantonali e borchia al centro [conteneva forse smalto o cammeo] in metallo lavorato a foglia. Numerose aggiunte posteriori al testo, alla c. IIv nota post. ms.: Certosa S. Barth. di Riparolio.

Inc.: (c.1r) Sabato ante aduentum... (E)cce dies ueniunt... (c.18v) Dominica prima aduentu... (E)xcite quesumus domine... (c.67r) Dominice prima de aduentu. (F)ratres hora... (c.165r) In diebus illis uir...; Expl.: (181v) nam concede per eundem [...]

Inc.: (182r) KL Ianuarius... (c.188r) In missa qua monachus... (c.189r) KL Ianuarius. Notaque...; Expl.: (c.202v) ... premia feliciter consequamur per Dominum

Proveniente dalla Certosa di S. Bartolomeo di Rivarolo, comunità di benedettini certosini.

Amiet p. 20; G. Marcenaro-F. Repetto Dizionario delle Chiese di Genova, Genova, 1970, p.337.

Ms. A V 13

7. CARBONE, Giunio

Musica. Spiegazione de’ termini adoperati nella meditazione dell’Armonia Poetica

Cart.; sec. XIX [1825]; mm 155x108; cc. 6 n.n., bb. le cc. 5-6; scrittura autografa; senza legatura: 1 duerno e un quaderno sciolti.

Inc.: (c. 2r) Del comporre in musica. La Musica è giunta... Expl.: (c. 4r) Sinfonia concerto di strumenti musicali

Si tratta di appunti scritti dall’autore in Tripoli. Proveniente da acquisto del 1883.

Ms. G II 28(64)

8. CERIMONIALE

(Tit. c.1r) Rubrica ad recipiendum Virgines ad religionem secundum morem Ordinis Sancti Benedicti Congregationis Cassinensis.

Cart.; sec. XVIII; mm 150x95; cc. III [orig. solo la III], 43 [num. mod. saltuaria], II, bb. le ultime 2 cc.; scrittura inquadrata ad inchiostro nero e rosso imitativa di capitale libraria; notazione quadrata nera su tetragramma; leg. di tipo giansenista in marocchino rosso scuro e fermagli.

Inc. (c.1r): Primo Virgo volens ingredi Monasterium...; Expl. (c.43v): ...Responso omnes descendant. Finis

Ms.A II 22

9. DE FERRARI, Bernardo

Nuovo sistema di Musica per imparare a suonare qualunque istrumento in metà tempo di quello che vi s’impiega al presente

Cart.; sec. XIX; mm 220x600 [disteso], 220x150 [ripiegato]; c. 1 rip. in 4 parti; notazioni musicali su pentagramma; legatura in carta rustica. Sul v. della 3a facciata rip. in verticale al pentagramma si legge: Da consegnarsi alla Biblioteca per la conservazione del Diritto d’autore. L. F.

Ms. F III 17

10.GIARDINO
de’ Intaulature per il leuto et villanelle et capriccio Brandivolte. Et corrente Gagliarde, pas et mezzo che il Principe Il Sig.r Marchese di San Sorlino fratello del Sig.r Duca di Nemeurs mi ha fatto favore di lasciarmeli copiare sopra tutte le sue piu rare Intaulature (Tit. c. 1r)

Cart.; sec. XVI2, mm 340x240; cc. III [mod.], 40 [num. mod. 1-39], III [mod.], bb. le cc. 33, 36-40 [c. 39v: scala d’intauolatura di liuto della chiaue cesolfaut per b. molle in soprano], fra le cc. di guardia e il corpo del codice è conservata la leg. orig. in perg. floscia; leg. mod. in perg. rigida e tassello in pelle con tit. in oro sul dorso. A c.1v timbro a secco: Bibliotheca Col. Genuen. Soc. Iesu

Contiene le seguenti intavolature:

cc. 2v-3r Dalle belle contrade d’oriente del Sig.r Principe

c. 3r Gallarde

cc. 3v-4r Alma Sussanna del S.r Principo

cc. 4v-5r Fera gentil. Testo questo intalatura leuate dal S.r principe ateso quelle di M. Giampetro et il S.r Giulio musicho

c. 5v O sonno di cipriano a.4

c. 6r Ou’ il silentio. Seconda parte

cc. 6v-7r O tu che fra le selue

cc. 7v-8r Volgo cor mio. Seconda parte

cc. 8v-9r Dolce mio ben

cc. 9v-10r Quando vedo ll partir

cc. 10v-11r Pon freno

cc. 11r-11v Galliarde

c. 11v Galliarda

c. 11v Galliarde

c. 11v Da uerdi canpi

cc. 12r-17r Sestina d’Orlando

cc. 17v-18r Dello Strigio a.6 Nasche la pena mia

cc. 18v-19r S’ogni mio ben auete

c. 19v Corrente

c. 20r Io piango di Cipriano a 5

cc. 20v-21r Fantasia fallita

c. 21r Galliarde

c. 21v Passamezzo

c. 21v Passamezzo

c. 22r Nu semo

c. 22v Io mi sson giouinetta

c. 23r Ancor che col partire

c. 23v Passamezzo

c. 24r-v Euro gentil

c. 25r Gagliarda

c. 25v Questi ch’inditio fan del mio tormento

c. 26r Ancor ch’io possa dire

cc. 26v-27r Fera stella

cc. 27v-29r I dolci collj

cc. 29v-30r Ultimi miei sospirij

c. 30r Gagliarda

cc. 30v-31r O inuidia nimica di uirtude

cc. 31v-32r Passamezo del S.or Gio P. [cancellato]

c. 32r Passamezzo

c. 32v Chi non arde d amor come faccio io

c. 34r O uos omnes... queste son di M. Giampietro Sperone

c. 35r Pendant que la troupe mondoine... di M. Giampetro Sperone

A. Neri, Un codice musicale del secolo XVI, “Giornale storico della letteratura italiana”, 7 (1886), p. 218-222; Giasotto 246-249; RISM B VII, p. 125-126; Gesuiti-mostra n.25.

Ms. F VII 1

11.GRADUALE
Temporale: Avvento, Natività, Quaresima [mutila della feria V dopo la Domenica delle Palme]

Membr.; secc. XV-XVIin; mm 630x435; cc. I [cart. sec. XIX r. pavonato], 165 [num. mod. a matita], I [cart. sec. XIX v. pavonato], presenza di num. coeva in num. romani ad inch. rosso: I-CLXVIII, le cc. num. orig. III e VI (164 e 165) sono legate in fine, mutilo delle cc. I, IV-V e di un numero imprecisato in fine, gravemente compromesse le cc. 30, 36 e 161; scrittura gotica italiana “corale” ad inch. rosso e nero [specchio: mm 465x315], rig. all’inch.; numerose iniz. filigranate in rosso e blu e ornate [fitomorfe] in 17 pagine; notazione quadrata nera su sistema di 6 tetragrammi rossi; leg. sec. XIX [mm 680x480] in pelle marroncina su assi con reimpiego di cantonali, borchie e fermagli originali in metallo lavorato a traforo e a sbalzo [leoni rampanti e fiori], carta pavonata nell’int. dei piatti.

Inc.: (c.1r) [...] uersi qui te expectant... Expl.: (c.165v) ... et uide iocunditatem que ve[...]

Il corale, che sembra essere la parte liturgica che precede quella del ms. D XI 3, è quasi certamente di provenienza ligure, redatto per comunità religiosa non individuata.

Amiet p. 21; De Floriani 1989.

Ms. D XI 1

12. GRADUALE

Temporale: Pasqua, tempo dopo Pentecoste sino alla 24^ domenica

Membr.; sec. XV-XVIin; mm 640x450; cc. I [cart. sec. XIX, r. pavonato], 134 [num. mod. a matita], I [cart. sec. XIX , v.pavonato], presenza di num. coeva ad inch. rosso [I-CXXXV], mutilo delle cc. I, XLII (41), LXXXIX (88), gravemente mutilate le cc. 34, 44 e 59; scrittura gotica italiana “corale” ad inch. nero e rosso [specchio: mm 470x330], rig. all’inch.; iniziali filigranate “alla ligure” ad inch. rosso e blu, iniziali ornate [geom. e fitomorfe] in 40 facciate; istoriate alle cc. 54r [B: Dio Padre assiso con Cristo in Croce], e 68r [D: figura virile (Davide?) che illustra il Domino illuminatio mea]; notazione quadrata nera su sistema di sei tetragrammi rossi; legatura [mm 680x480] del sec. XIX in pelle marroncina su assi con reimpiego di cantonali e borchie in metallo lavorato a sbalzo [fiori e monogramma IHS], tacce di fermagli orig. in cuoio e metallo e di precedente copertura dei piatti in velluto cremisi, int. dei piatti in c. pavonata.

Inc.: (c.1r) Hec dies quam fecit Dominus... Expl.: (c.134v)... adicientur uobis dicit dominus

Il corale, che sembra la continuazione liturgica del Ms. D XI 1, è di provenienza ligure, rimane non individuata la comunità religiosa per la quale fu redatto. La decorazione del codice è in buona parte attribuibile a Michele la Genova, il quale recentemente è stato fatto coincidere con il pittore Michele da Levanto.

Amiet p. 22; De Floriani 1989; Musica p. 21-44; Donati p.72.

Ms. D XI 3

13. GRADUALE

cc. 1r-70v Proprio festivo dei Santi

cc. 70v-142r Comune festivo dei Santi

cc. 142v-152v Giovedì Santo: Ad Mandatum

Membr.; sec. XVex-XVIin; mm 620x435; cc. II [inserite sfascicolate nel 1995], 152 [num. mod. a matita], presenza di num. orig. [I-CXLIIII] in caratteri romani ad inch. rosso sino a c. 142r e di altra num. mod. a matita che ripete la c. 100, mutilo delle cc. 51 e 54, mutilata la c. 100 [num. orig.: CII]; scrittura gotica italiana “corale” ad inch. nero e rosso, di almeno due diverse mani, rubriche; inizz. filigranate a più colori, inizz. disegnate a fettuccia ad inch. nero e ornate a fiorami in 33 facciate, alcune predisposte alla doratura ma rimaste incompiute, inizz. istoriate alle cc. 36r [D: S. Giovanni Battista], 39r [N: SS. Pietro e Paolo], 47r [G: Ascensione della Vergine] e 61v [G: S. Francesco con Crocefisso]; notazione quadrata nera su sistema di 6 tetragrammi rossi; legatura coeva di tipo monastico su assi [piuttosto deteriorata], i piatti ricoperti a più riprese di pelle, dorso a sei nervi, tracce di fermagli e forse di cantonali, presenza residua di cinque segnacoli in pergamena applicati di taglio alle cc.. Sul piatto ant. della leg. ad inchiostro si legge: Introiti Sanctorum; sullo stesso piatto sono applicati tre cartigli di diverse epoche sui quali si legge: [sec. XVIII] Introjti de’ Santi dalla festa di S. Andrea Apostolo sino a tuto il resto dell’anno. I Comuni de’ Santi e della Chiesa col Mandatum nov. per la lavanda de’ Piedi; [sec. XVIII] Antiph. l’Exurge Christe per li 3 giorni delle Rogazioni; [sec. XVI] Introiti Sanctorum

Inc.: (c.1r) (D)ominus secus mare galilee... (cc. 70v-71r) In Natalibus Apostolorum. Introitus (M)ihi autem nimis... (c. 142v) (M)andatum nouum...; Expl.: (c.152v)... Secula per infinita seculorum amen

Al pari di quello segnato D XI 5, il codice fu redatto per una comunità della provincia ligure dei frati minori francescani che rimane non individuata. Pervenne anch’esso alla Biblioteca nell’aprile del 1929 per dono del Prof. Achille Pellizzari.

Amiet p. 22.

Ms. D XI 6

14.GRADUALE--KYRIALE-SEQUENZIARIO

cc. 1r-29r Kyriale

cc. 29r-34v Messa per i defunti

cc. 34v-37r Messa per il priore

cc. 37r-39v Messa per S. Gerolamo

cc. 40r-53r Messe votive [ SS. Trinità, Spirito Santo, Santa Croce, S. Vergine]

cc. 53v-67v Sequenziario della domenica di Pasqua, di Pentecoste, del lunedì di Pasqua, del Corpus Domini e dei Defunti

cc. 67v-69v Antifone alla Vergine

cc. 70v-72v Messa per S. Benedetto

cc. 72v-73r Tratto di S. Benedetto e S. Scolastica

cc. 73r-75r Messa votiva per S. Maria

cc. 76r-99v Tratti del tempo di Quaresima [contiene la liturgia dell’Adorazione della Croce secondo l’uso della Congregazione di S. Giustina (cc. 93r-99r); termina con tratto mutilo del Sabato Santo]

Membr.; sec. XVex; mm 620x430; cc. I [cart. sec. XIX pavonata sul r.], 99 [num. mod. a matita], I [cart. sec. XIX pavonata sul v.], presenza di num. orig. in caratteri romani ad inch. rosso [VIII-LXXXII: oggi 1-75], mutilo delle cc. num. orig. I-VII e di un imprecisato num. di cc. finali, gravemente mutilate le cc. 74, 81 e 89; scrittura gotica italiana “corale” ad inch. nero e rosso [specchio: mm 460x310], rig. all’inch., richiami, rubriche; iniziali filigranate ad inch. rosso, blu e verde ritoccate in verde, giallo e ocra, alle cc. 5v, 15v, 20r, 23r, 29v, 34v, 37r, 40r, 42v, 49r la trama decorativa si estende in festoni dipinti sempre con tecnica a filigrana; notazione quadrata nera su sistema di 6 o 7 tetragrammi rossi; leg. in pelle marroncina del XIX sec. su assi con reimpiego di cantonali e borchie in metallo lavorato a sbalzo [monogramma IHS, sole, fiori, foglie e Agnus Dei], fermagli in parte restaurati, impressioni a secco a fascia rettangolare e romboidale sui piatti, int. dei piatti in c. pavonata.

Inc.: (c.1r) (Q)uoniam tu salus sanctus... (c. 29r) In agenda mortuorum Introitus (c.29v) (R)equiem eternam... (c. 34v) In commemoratione sancti prioris nostri... (O)s iusti meditabitur... (c. 37r) In comemoratione sancti Ieronimi... (I)n medio ecclesie... (c. 40r) In comemoratione Sancte Trinitate... (B)enedicta sit sancte... (c.53v) In die Sancto Pasce... (V)ictime paschali laudes... (c. 67v) Aduentu usque ad purificationem... (A)lma redemptoris... (c. 69v) Ab ascensione usque aduentum... (c. 70r) (A)ue Regina celorum... (c.70v) In festo Sancti Benedicti... (V)ir dei benedictus... (c. 72v) In sancti benedicti et Sancta Scolastice... (I)n columbe... (c. 73r) In missis... (G)loria in excelsis Deo... (c.76r) Dominica prima... (D)e profundis clamaui... Expl.: (c. 99v) (H)ic deus meus et bonori[...]

Codice redatto per una comunità benedettina. La decorazione tipicamente ligure e il rito dell’Adorazione della Croce, inducono a ritenere che esso fosse, come quello segnato D XI 2, in uso presso il Monastero della Cervara, comunità benedettina aggregata alla Congregazione di S. Giustina nel 1460.

Amiet p. 22; De Floriani 1989.

Ms D XI 4

15. HAYDN, Franz Joseph

[Quartetti. Vl I, II, vla, vlc. Op. 77, Lobkowitz Quartette]

(Tit. a c. 1r) Partitura di Due Quartetti di Gius.e Haydn. A.R. [in monogramma]

Cart.; sec. XIXin; mm 173x246; I, 42 [n.num.], II, c. 42 senza notazioni ma con sistema di pentagrammi; scrittura di un’unica mano; notazione musicale su sistema di 12 pentagrammi; legatura coeva in cartone ricoperto di carta, dorso e angoli in pergamena. Sul piatto ant. della leg. cartiglio ove si legge: Haydn P. [coeva]; n° 52 [posteriore]

H.C. Robbins Landon-D. Jones, Haydn. Vita e opere, Milano, 1988, p.633.

Ms F II 5

16.[INNO. T, B, pf]

(Tit. c.1r) Inno popolare. Posto in musica a due voci, cioè Tenori e Bassi. Con accompagnamento del Piano-forte

Cart.; sec. XIX (1848?); mm 215x306; cc. 2; notazione musicale su sistema di 10 pentagrammi

2 T IV 2(4)

17. LIBRO D’ORE

(Tit. a c.1r) Uffitio della gloriosa Vergine Maria sicondo la consuetudine della Corte romana

cc. 1r-32r Ufficio della Beata Vergine

cc. 32r-53r Collettario

cc. 53v-59v Innario

Membr.; sec. XV2; mm 240x180; cc. I, 59 [num. mod. a matita ogni 10 cc.], I; scrittura gotica italiana [specchio mm 195x125], rubriche, rigatura all’inch., 25-26 ll., fasc. 210, 18, 14, 16, 210 e 2 cc.; inizz. semplici e filigranate ad inch. rosso e blu, istoriate alle cc. 1r (D: Nascita di Maria Vergine], 18v [A: Santa in preghiera], 39r [O: Santo barbuto in estasi (San Paolo?)] e 53v [P: B. Vergine], a c. 1r la D si estende in fregio miniato in calce al quale si trova stemma [d’argento, alla banda di rosso a palline d’oro]; notazione quadrata nera su 3 o 4 ll. del testo alle cc. 53v-59v; legatura mod. in pergamena rigida con unghiature. Nell’int. del piatto ant. si legge: O 256, Gbk 59ff. 4 miniature. Cat. 36; nell’int. del piatto post.: Gs. Inv.69. Schedato Uffizio; sulla c. Ir ant.: 15. Numero d’ingresso 134020

Inc.: (c.1r) Incomincia... al matutino verso. (D)omine labia mea... (c.32r) Qui di sotto sara scripto... Commemoratione della prima... (c.53v) (P)ange lingua gloriosi corporis...; Expl.: (c.59v)... Salvas regens per secula. Amen

Le decorazione del codice è di scuola senese coeva. Pervenne alla BUG per dono di Gerolamo Gaslini nel 1942.

Tamburini 23-24 n.15; Lagomarsino p. 64-65; Cartaregia p. 124-125.

Ms. G IV 25

18. MAGAZZARI, Gaetano

(Tit. a c. 1r) Inno popolare del Maestro Gaetano Magazzari bolognese. Eseguito in Roma dal popolo romano il 1° gennajo 1847 nella gran piazza Quirinale in augurio di felicità per il Nuovo anno al Santo Pontefice Pio IX

Cart.; sec. XIX (1847); mm 215x306; cc. 4; notazione musicale su sistema di dieci pentagrammi. C e pf.

2 T IV 2(3)

19. MARIANI, Giovanni Lorenzo

[Messe]

(Tit. a c. 1r) Messa a 2 cori reali e stromenti obbligati. Per l’incoronazione del Serenissimo Michel’Angiolo Cambiaso

[Partitura]

Cart.; sec. XVIII [1792]; mm 320x235; cc. 160, un cartiglio volante inserito fra le cc. 15 e 16, le ultime 3 cc. sono con pentagramma ma senza musica; notazione musicale su sistema di 18 pentagrammi; legatura in cartone coperto da c. marezzata.

Di imminente pubblicazione l’edizione critica a cura di G. E. Cortese.

Ms. D IX 37

20. MESSA PER S. GIUSEPPE

(Tit. a c. 3r) Missae de patrocinio Sancti Josephi ad usum Scholae Charit.is Genuae. In Burgo Predis Anno Domini MDCCXCI

Cart.; sec. XVIII [1791]; mm 335x243; cc. I, 14 [n.num.], I, le cc. 1 e 5 sono aggiunte al testo in quanto tavole incise tratte da opere a stampa, bb. le cc. 11-14; scrittura calligrafica ad imitazione dei caratteri a stampa, di un’unica mano ad inch. nero e rosso su 2 coll.; pagine inquadrate ad inch. rosso, rubriche, inizz. e croci in rosso, front. e alcune cc. decorate con disegni floreali ad acquarello; notazione quadrata nera su tetragramma rosso; a 4 cc. sono stati aggiunti di taglio segnalini in seta azzurra; legatura coeva in pelle con doppia riquadratura a fascia di fregi dorati [fiori], taglio dorato, segnalibro in seta azzurra, interno dei piatti in c. marmorizz.. A c. 4r cartiglio incollato al testo; a c. 10r in corsiva di mano diversa dal testo: Die 3 maii 1791. Visa et probata. Inq.r G.lis. S. O. Genuae.

Inc.: (c.3r) Introitus. (A)diutor, & protector noster...; Expl.: (c.10v) ... Sempiternae praeparant expiatos. Per Dominum.

Ms. B VII 36

21. MESSALE

cc. 1r-1v Gloria e Credo

cc. 2r-29r Tempo: da Natale a Pentecoste

cc. 29r-44v Proprio dei Santi: da S. Barnaba a S. Andrea

cc. 44v-78v Ordinario della Messa

cc. 78v-91v Comune dei Santi

cc. 91v-104r Messe votive

cc. 104r-108r Messa per i defunti

cc. 108v-112r Messe per S. Zenobi, Corpus Domini e le dodici [?] Vergini

cc.112v-116v Sequenze

Membr.; sec. XIII2 [dopo il 1264]; mm 320x230; cc. II [sec. XX], 116 [num. mod. a matita], II [sec. XX], caduta la c. tra la c. 71 e la c. 72; scrittura gotica italiana di mani diverse su 2 coll. ad inchiostro nero e rosso [specchio: mm 220x160], rigatura a secco, 22 ll., fasc. 12 [caduta la prima], 128 [nel fasc. 9 è caduta la penultima c.], 210, richiami in cornici disegnate ad inch., rubriche; numerose inizz. semplici e 448 filigranate in rosso e blu, 2 inizz. istoriate: c. 2r D [Madonna assisa con Bambino ], c.5r P [Natività]; notazione quadrata nera su sistema di 7 tetragrammi rossi su 2 coll. [cc. 44v-45v e 76v], notazione quadrata nera su sistema di 6 tetragrammi rossi su 1 col. [cc. 48v-70v e 74v-76r]; leg. del sec. XX [1959] in pelle chiara. A c. Ir ant. a matita: Missale Romanum festivum et votivum scriptum pro Ecclesia Florentina. XV saec. R.A. 17.9.73. Restaurato da Gozzi, Modena, nel 1959.

Inc.: (c.1r) Gloria in excelsis deo... (c. 2r) In natiuitate domini... (Dominus) dixit ad me filius meus... (c.28r) Deus qui nos beati Barnabe... (c. 44v) In maioribus duplicibus. Kyrie... (c. 91v) Missa de sancta trinitate Introitus. Benedicta sit... (c.104r) Missa in agenda mortuorum introitus. Requiem eternam... (c.108r) In festiuitate beati Cenobii episcopi... Statuit ei domine... (c. 112v) In natiuitate domini et in festiuitatibus...; Expl.: (c. 116v) Pie Ihesu domine dona eis requiem

La presenza della Messa per S. Zanobi fa pensare che il codice fosse in uso presso una comunità religiosa di Firenze.

Amiet p. 21; De Floriani, datt..

Ms. A VII 7

22. MESSALE

cc. I-VI Calendario

cc. 1r-2v Ordo ad faciendam aquam benedictam...

cc. 3r-135r Tempo: dalla prima domenica di avvento al Sabato Santo

cc. 135v-151v Ordinario festivo della Messa

cc. 152r-203r Tempo: dalla domenica di Pasqua alla ventiquattresima dopo Pentecoste

cc. 204r-257r Proprio dei santi: da S. Andrea a S. Caterina

cc. 257r-283r Comune dei santi

cc. 283r-302v Messe votive

cc. 302v-308v Messa per i defunti

c. 309r-309v Sequenza Lauda Syon

cc. 309v-310r Messa per S. Gerolamo confessore

c. 310v Messa contro la peste

Membr.; sec. XV1 [con aggiunte sino al XVI sec.]; mm 410x280; cc. I [cart. sec. XX], 316 [numerate però I-VI e 1-310 mod. a matita], I [cart. sec. XX], b. la c. 146v; scrittura gotica italiana su 1 col. alle cc. I-VI, su 2 coll. alle cc. 1-310, ad inch. nero e rosso di diverse mani con aggiunte del sec. XV2-XVI1 alle cc. 147 e 309-310, 33 ll. alle cc. I-VI e 29 ll. alle cc. 1-310, rigatura all’inch. [specchio mm 250x195], richiami entro cornici ad inchiostro, presenza di antica fasc., fasc. 28, 2810, 16, 110, 16; 1715 inizz. filigranate sia semplicemente che a trame più complesse ad inchiostro rosso e blu, 58 inizz. ornate fito e zoomorfe, 1 iniz. istoriata a c. 3r: A [Annunciazione in cornice, Dio Eterno in alto, Davide in basso a sinistra e due diavoli in basso a destra], alle cc. 2v e 308v sono state applicate due incisioni del sec. XVIex poi colorate ad acquarello; notazione quadrata nera su sistema di 10 tetragrammi rossi su 2 coll. alle cc. 83r-84r, 11r-114v, 118v-123v, 137v-146r, 149r-150v; legatura moderna cartonata con dorso in pelle a 4 nervi , fregi e tit. in oro. A c. Ir ant. di guardia di mano mod. a matita: Missale Romanum conscriptum pro Ecclesia Cathedrali Ianuensis. sec. XV

Inc.: (Ir) KL. Ianuarius habet dies XXXI... (c. 1r) Incipit ordo ad faciendam aquam benedictam...(E)xorciço te creatura... (c.3r) Incipit ordo missalis... (A)d te levavi animam meam...(c.135r) Aduentus domini celebratur... (152r) Dominica resurrectionis domini... (R)exurexi et adhuc...(204r) Incipit proprium sanctorum...(D)ominus secus mare galilee...(257r) Incipit comune sanctorum... Ego abuit sicut oliua...(283): In ipsa die... (D)eus qui inuisibilitus omnia... (302v) In agenda mortuorum... (R)equiem eternam dona eis...(309r) Sequentia corporis Xristi. Lauda Syon...(309v) In festo Sancti Ieronimi... Letentus celi et exultat... (310v) Missa contra pestem... Recordare domine...; Expl.: (c.310v)... ita ueraciter accipiam. Quod a te peto. Amen

Il codice fu sicuramente eseguito per la Cattedrale di San Lorenzo di Genova. Non si esclude che anche la decorazione possa essere stata fatta in loco.

Amiet p. 21; De Floriani, datt..

Ms. A VIII 1

23. MESSALE

(Tit. c.7r) Ordo missalis secundum consuetudinem romane curie...

cc. 1r-6v Calendario

cc. 7r-111r Tempo: dalla prima domenica di Avvento al Sabato Santo

cc. 111v-121r Ordinario della Messa

cc. 121v-162r Tempo: dalla domenica di Pasqua alla ventiquattresima dopo Pentecoste

cc. 162v-204r Proprio dei santi: da S. Andrea a Santa Caterina

cc. 204v-224v Comune dei santi

cc. 225r-240r Messe votive

cc. 240r-247v Messa per i defunti

Membr.; sec. XV1; mm 330x240; cc. II [da altro ms. liturgico], 247 [num. recente a matita], III [impostate per scrittura]; scrittura gotica italiana su 2 coll. ad inch. nero e rosso [specchio: mm 240x180], rigatura ad inch., 34-35 ll., fasc. 16, 608, rubriche, richiami; inizz. filigranate in rosso e blu, 9 inizz. ornate a motivi geometrici o a fiorami, 1 miniatura [ mm 160x175 ] a c. 118r [Crocifissione con la Vergine e San Giovanni Evangelista], c. 7r in basso impostazione per stemma; notazione quadrata nera su sistema di 9 o 10 tetragrammi rossi; legatura coeva in cuoio su assi, piatti e dorso dec. a secco, due fasce delimitate e divise da tre filetti a secco, seconda fascia impressa a ferri cordonati, così al centro del piatto disposti a forma di tre rombi, dorso a 5 comparti, fermagli in cuoio e metallo [restaurati]. Nell’int. del piatto ant. a matita di mano moderna: 24. Missale Romanum Eremitarum Sancti Augustini ad usum conventus diocesis Papiae; XV e s.; a c. IIIr post. a matita di mano mod.: Inv.80.Gs. Numero di ingresso: 2170004

Inc.: (c.1r) Prima dies iani... (c.7r) A te letitiam animam meam... (c.111v) Paratus sacerdos intrat ad altare dicit. Introibo ad altare dei... (c.121v) Dominica resurrectionis domini. Statio ad sanctam maria maiorem... (R)esurexi...(c.162v) In vigilia Sancti Andree... Dominus secus mare galilee... (c.204v) Incipit comune sanctorum... (E)go autem sicut...(c.225r) Incipium misse uotiue... Missa in honore sanctorum quorum corpora habentur... (c.240r) Gloria patri nostro... Deus cui proprium est misereri...; Expl.: (c.247v) ... cum sancto spiritu in gloria Dei patris. Amen

Messale pervenuto in Biblioteca per donazione di Gerolamo Gaslini nel 1942.

Come si deduce dai santi messi in evidenza nel calendario, fu redatto ad uso di un convento di eremiti Agostiniani di Pavia. L’aggiunta posteriore, sempre nel calendario, di S. Bernardino da Siena data la stesura del codice alla prima metà del XV sec.. La decorazione, coeva, fu eseguita nella stessa area lombarda.

Cutolo p. 27; Tamburini n. 24; Lagomarsino p. 30-31; Pezzi p. 89; Amiet p. 21; Cartaregia p. 63-64.

Ms. C VII 44

24. SALTERIO-INNARIO

cc. 1r-160r Salterio biblico

cc. 160v-183v Innario

Membr.: sec. XV [con aggiunte sino al XVI sec.]; mm 290x205; cc. II [cart. sec. XIX la Ir marmorizz.]-III [membr.: da altro corale coevo], 183 [num. posteriore], I [membr.]-III [cart. sec. XIX la IIIv marmorizz.]; scrittura gotica italiana [specchio: mm 175x135], rigatura all’inch., 20 ll., richiami, fasc. 1810, 2cc, 12; inizz. semplici e filigranate ad inch. rosso e blu; notazione quadrata su di 1, 2, 3, 4 ll.: rosso il fa, giallo il do; legatura del XIX sec. in marocchino rossiccio a tre fasce di impressioni a secco sui piatti. Numerose aggiunte posteriori al testo; a c. 1r: Cartusiae S.ti Bartholomei de Riparolio prope Genuen.

Inc.: (c.1r) Feria secunda ad primam Anthifona. Seruite domino in timore... (c.160v) In aduentu domini hymnus. Conditor alma syderum...; Expl.: (c. 183v) (G)loria patri et filio et spiritu sancto

Proveniente dalla Certosa di S. Bartolomeo di Rivarolo, comunità di benedettini certosini.

Amiet p. 20.

Ms. A V 6

25. SALTERIO-INNARIO-UFFICIO

cc. 1r-130v Salterio biblico

cc. 131r-140v Innario

cc. 140v-146v Ufficio della Vergine

cc. 146v-150v Ufficio dei defunti

cc. 151r-154v Carte spettanti alla Certosa di Rivarolo

Membr.; sec. XIV [con aggiunte sino al XVI sec.]; mm 245x170; cc. III [cart. sec. XIX, la Ir marmorizz.]-IV [membr.: da ricettario in 8° del XIII sec.], 154 [num. coeva sul v. a nn. romani ad inchiostro rosso sino alla c. 150], II [cart. sec. XIX, la IIv marmorizz.]; scrittura gotica italiana di più mani [specchio: mm 195x125] ad inch. nero e rosso, rigatura ad inch., 19-20 ll., richiami sporadicamente entro cornici dis. a penna, fasc. 98, 16, 98, 14, rubriche; inizz. colorate di giallo, fino a c. 76v inizz. semplici e filigranate in rosso e blu; notazione quadrata nera su rigo di 2 o 3 ll.: rosso il fa, giallo il do; legatura sec. XIX in marocchino rossiccio a tre fasce di impressioni a secco sui piatti. A c. 154v: Iste liber est domus S.ti Bartholomei de Riparolio prope Ianuam Ordinis Cartusiensis

Inc.: (c.1r) (B)eatus uir qui non abuit... (c.131r) Incipiunt Hymni per annum... (E)terne rerum conditor... (c.140r) Incipiunt... Domine labia mea aperies... (c.146v) In agenda mortuorum... Placebo Domino in regione...; Expl.: (c.150v) Dirige omne pedes nostros in viam pacis. EUOUAE; Inc.: (c.151r) Quam bonus L...; Expl.: (c.154v) Uocem meam CVIIII

Proveniente dalla Certosa di S. Bartolomeo di Rivarolo, comunità di benedettini certosini.

Amiet p. 19-20; Pezzi p. 79-80.

Ms. A IV 6

26. [TRATTATO di musica] cc. 146v-147r

Inc.: (c. 146v) Omnium alie e [cancellato] vocum alie discordantes... Expl.: (c. 147r) Et hec de regulis contrapunti siue discantus dicta sufficiant

In ms. miscellaneo:

Cart.; sec. XV [ca. 1436-1460]; mm. 207x140; cc. I [cart. sec. XIX]-III [membr. da ms. liturgico-musicale probabilmente del XIV sec. con notazione quadrata ad inchiostro nero su rigo di 4 ll.: rosso il fa giallo il do], 147 [num. mod. a matita], II[membr. dallo stesso ms. di quelle ant.]-III[cart. sec. XIX], presenza di num. originale [24-173], mutilo di 23 cc. iniziali e della c. 15 [orig. 39], b. c. 127 [orig. 151]; scrittura corsiva semigotica [specchio mm 140x95], rigatura a secco e ad inch., 20-24 ll., richiami, fasc. 6 cc., 110-1, 810, 110-1, 14-2, 110, 14, 114, 18, 110, 112, rubriche; iniziali semplici in rosso e blu; legatura in mezza pergamena e carta a tronco d’albero del sec. XIX. A c. IIr ant. di mano coeva si legge: Iste liber est Congregatione Sancte Iustini ordine Sancti Benedicti de Observantia deputatus usui Monasterij Capi Fari [cancellato] Congragatione eiusdem signatus numero 138.

Il codice nel suo insieme, con undici testi in totale, sembra essere una miscellanea grammaticale compilata da un maestro genovese con intenti didattici.

Ms. E I 42


Opere a stampa