19 marzo 2018
Alle ore 16:30


La Biblioteca

In collaborazione con
ASSOCIAZIONE LETTERARIA PREMIO NAZIONALE ELIO PAGLIARANI (ROMA)
CENTRO STUDI BIBLIOTECA SULLA POESIA CONTEMPORANEA (ROMA)
ASSOCIAZIONE  GENOVA VOCI
ACCADEMIA LIGURE DI SCIENZE E LETTERE
XXIV FESTIVAL INTERNAZIONALE DI POESIA
 
è lieta di invitare al terzo appuntamento della rassegna di incontri

NARRAZIONI STORICHE
Studiosi, poeti e scrittori presentano, in sette incontri, alcuni temi cruciali per la storia europea e mondiale attraverso gli scritti in prima persona -  diari, memorie, lettere… - di chi ne è stato  protagonista

Il secolo di ferro dell’intolleranza. Streghe untori e posseduti nell’Italia del Seicento.

Conferenza di  Paolo Portone     
Lettura di Lidia Riviello

«Nell’Italia della Chiesa controriformata e della supremazia spagnola, dove ogni forma di dissenso religioso e politico era duramente repressa e in cui si imponeva la regola della dissimulazione onesta per sopravvivere alla violenza della tirannide, si registrava paradossalmente il declino delle accuse di stregoneria diabolica. La significativa scomparsa dal nostro paese dei roghi,quando altrove in Europa se ne accendevano a decine, non significò però né lo scemare della paura nel Maligno, né la scomparsa della stessa credenza nell’esistenza della stregoneria diabolica. La particolare situazione determinatasi nella penisola, di una demonopatia senza caccia, rese possibile il controllo del maleficium e il contrasto del Maligno in altre forme, in principal modo attraverso la pratica esorcistica.
Sebbene, in alcune regioni italiane, già toccate in passato dalla caccia, ancora sul finire del XVI secolo si continuasse a cercare le streghe, come a Triora, oggi sede del primo museo etnostorico italiano dedicato al tema della magia e della caccia alle streghe)).per tutto il secolo successivo si registrò una drastica diminuzione delle incriminazioni per stregoneria diabolica,a tal punto che quasi sconsolato il  demonologo francescano Ludovico Maria Sinistrari, doveva ammettere che in Italia, ormai da diversi decenni “non si bruciavano più le streghe”. Il Diavolo e le sue schiere di accoliti continuarono ad alimentare nuove ondate demonopatiche, nei conventi femminili oppressi dalle rigide regole monastiche e tra le masse urbane sconvolte dalle ricorrenti epidemie pestilenziali, come quella che a Milano nel 1630, alimentò la diceria degli untori, immortalata da Manzoni nel suo capolavoro Per contrastare la perdurante minaccia diabolica, tuttavia, almeno in Italia, non fu più necessario portare Satana in tribunale...»

Ingresso libero

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Luogo:
Biblioteca Universitaria - ex Hotel Colombia, Via Balbi 40 - Sala conferenze
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