La biblioteca di Alfonso II Del Carretto marchese di Finale di A. G. Cavagna

La S.V. è invitata alla
Presentazione del libro

La biblioteca di Alfonso II Del Carretto marchese di Finale

(Finale Ligure, Centro Storico del Finale, 2012 )
di Anna Giulia Cavagna, Università degli Studi di Genova

Interverranno con l’Autrice

Alberta Bedocchi
Oriana Cartaregia
Rodolfo Savelli

Uno sconosciuto manoscritto cinquecentesco, attesta, nel suoi lunghi ed elaborati elenchi librari, il progetto culturale ambizioso, e in anticipo sui tempi della realizzazione, di una biblioteca di contenuto europeo a Finale Ligure. Il proprietario, Alfonso II Del Carretto, acquista oltre mille libri a Vienna e in altre remote città, scegliendoli personalmente uno a uno o dando istruzioni precise a suoi agenti perché fossero ben comprati, ben spediti. I libri, poi, venivano trasportati per circa mille chilometri sino al castello di Carcare, in Liguria, attraverso molti passaggi intermedi, in attesa di essere portati a Finale, in quel momento controllata da forze ostili. Acquisti e spedizioni si susseguono nell'arco di quindici anni e in un caso occorrono ben cinque anni prima che il prezioso carico librario giunga a destinazione.
L'indagine ha messo in luce aspetti sconosciuti, e per certi versi sorprendenti, della personalità di Alfonso, maturata a contatto con la ricchezza culturale del secondo Cinquecento viennese. Essi si riflettono nell'impostazione assolutamente unica della sua biblioteca e hanno costretto gli specialisti a modificare le proprie idee sui meccanismi che regolarono il collezionismo librario, e la nascita delle prime biblioteche nel Cinquecento e le modalità di registrazione del materiale.
L'identificazione accurata delle edizioni (e dei generi editoriali e culturali che sono ivi presenti) che componevano la biblioteca rende possibile uno studio microscopico delle ragioni che spinsero il proprietario al loro acquisto; disvela interessanti e inedite pratiche di propaganda in cui immagini e comunicazione libraria-editoriale hanno largo e centrale ruolo. Ne esce completamente rinnovata non solo la biografia del possessore ma anche la vicenda politico culturale del ponente ligure nel secondo cinquecento.