Incontro con Giovanni Pareschi, Roberta Zanin, modera Laura Paganini
La luce più energetica delle sorgenti più potenti dell’universo sono i raggi gamma ad altissima energia che, fortunatamente per le forme di vita ma sfortunatamente per chi studia astrofisica, sono assorbiti dalla nostra atmosfera. Per studiarla da terra, allora, utilizziamo strumenti particolari che combinano telescopi a largo campo di vista con telecamere ottiche dall’elettronica rapidissima. In questo modo, possiamo risalire dall’impronta lasciata dai fotoni all'incontro con l’atmosfera fino alla sorgente che li ha emessi, imparando molte cose su quest'ultima. Quando i raggi gamma provenienti dalle sorgenti cosmiche raggiungono l'atmosfera terrestre interagiscono con i suoi atomi producendo una cascata di particelle subatomiche (uno “sciame” di particelle). Queste particelle ad altissima energia si muovono più velocemente della luce nell'aria, creando un lampo di luce blu chiamato "luce Cherenkov". Questo brevissimo lampo blu, che dura appena qualche miliardesimo di secondo, è troppo debole e rapido per essere rilevato dall'occhio umano, ma non per i telescopi Cherenkov. Oggi anche l'Italia è protagonista di questa ricerca appassionante e in questo incontro ne parlano i due maggiori esponenti dei progetti ASTRI (Astrofisica con Specchi a Tecnologia Replicante Italiana) e CTAO (Cherenkov Telescope Array Observatory).
In collaborazione con Istituto Nazionale di Astrofisica
Conferenza nell'ambito del Festival della Scienza 2023
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