Il Fascicolo Grillo

a cura di Ariella Pennacchi (1986)

Il fascicolo Grillo consiste in una raccolta - di argomento giuridico - composta di più pezzi, ordinati dal donatore, raccolti entro grossa busta in stoffa lavorata, internamente foderata, chiusa da lunghi nastri. Lo stato di conservazione è buono.
L'opera è pervenuta in Biblioteca Universitaria per dono, della figlia dell'autore, avvocato Giacomo Grillo (1), nel 1927.
Quanto al contenuto, si tratta di più estratti, ordinati, dell'opera giuridica di Giuseppe Lorenzo Maria Casaregi, l'illustre giureconsulto genovese (1670-1737), trascritti, riuniti per argomento, accostati in ordine diverso da quello della fonte.
L'opera sembra aver avuto un intento pratico, non disgiunto da un'intenzione di rielaborazione a fine teorico, come appare da più segni di revisione e ripensamenti.

La fonte

Giuseppe Lorenzo Maria Casaregi, nato a Genova il 3 agosto 1670, erudito come il padre (Giandomenico, giureconsulto e politico) ed il fratello (Giovanni Bartolomeo, poeta arcade abile ed apprezzato, legato ai personaggi più in vista dell'ambiente, Accademico della Crusca), fu giureconsulto di fama internazionale grandissima. Il suo parere era richiesto ed ascoltato in ogni causa marittima nel bacino del Mediterraneo.
Il fratello Bartolomeo, che dettò l'epitaffio posto nella Chiesa degli Agostiniani Scalzi di Firenze, ricorda, nell'edizione veneziana delle sue opere (2) con premessa biografica, che fu il primo a leggere il diritto civile nell'Università di Genova, l'Istituto dei gesuiti dove si era laureato giovanissimo (3). La notizia è però controversa (4).
La principale attività del Casaregi, dal momento dell'iscrizione al Collegio (1691) fino al 1717 (quando fu chiamato dal Granduca di Toscana a far parte della Rota di Siena) fu quella di avvocato, consulente, arbitro e giudice. Risulta da un documento del 1707 che ebbe uno studio "nelle vicinanze di Campetto" (5).
A Siena rimase solo due mesi, per poi passare alla Rota di Firenze, dove rimase vent'anni. Morì in quella città il 10 luglio 1737.
La sua opera principale, i Discursus legales de Commercio, furono pubblicati tra il 1707 ed il 1729 (più alcuni postumi). Contengono commenti alle Decisiones della Rota di Genova, Roma, Firenze e di altre città. In essi sono trattati tutti i principali istituti del diritto commerciale marittimo, con profonda conoscenza sia della pratica mercantile sia delle fonti.
Per l'incomparabile cultura giuridica (aggiornata con la dottrina francese, tedesca e soprattutto olandese) e l'acutezza del ragionamento, l'autore è considerato uno dei fondatori della scienza moderna del diritto commerciale e marittimo, ormai avviato verso la completa secolarizzazione.
Nel discorso De Assicurationibus sono posti i principi fondamentali del contratto di assicurazione.
I primi cinquanta Discursus furono stampati a Genova nel 1707 (6); gli altri settanta (51-120) in un'edizione fiorentina del 1719; quelli dal 121 al 186 completano l'edizione fiorentina del 1729 (7); i Discursus finali (187-226) sono aggiunti nell'edizione veneziana delle opere operata dal fratello Bartolomeo (8), corredata di additiones (forse citazioni e spiegazioni pèrecedentemente scritte dall'autore su margini di copie personali).
Da collegarsi ai discursus è il trattato di Quintin Weitsen (De avariis cum observationibus Simonis a Leewen et Mathaei de Vicq, in novum Methodum ad faciliore usum ad eodem Iosephi Maria de Casaregis accomodatus ), pubblicato a Genova nel 1707 in appendice ai primi cinquanta discursus, e ristampato nell'edizione fiorentina del 1729 e nell'opera omnia a Venezia nel 1740. Nell'opera, composta tra il 1554 ed il 1563, edita per la prima volta nel 1617, gli interventi di Casaregi sono minimi. Le ultime opere di Casaregi sono in volgare: importante è il Consolato del mare colla sua spiegazione (Firenze, 1729), più volte ristampato con grande fortuna. L'opera, integrata con riferimenti bibliografici, mostra un intento didattico: è una versione "chiara" (secondo i criteri da lui stesso enunciati) di un testo, risalente a tre secoli prima, che conteneva molte "oscurità", e costruisce anch'esso uno strumento indispensabile nelle mani degli operatori di diritto.

 

Contenuto

Il contenuto si può distinguere in tre parti.

1. Lettera autografa di Luisa Grillo indirizzata al Bibliotecario della Biblioteca della Regia Università di Genova in data 3 gennaio 1927.
Contiene l'offerta del lavoro del padre, avv. Giacomo Grillo; "Estratti dai discorsi del Casaregis", e brevi note biografiche.

2. Entro cartellina formata da robusto foglio di carta (cm. 33x24) sono legati con nastrino di seta tre fogli  piegati (cm. 44x32 ; filigrana : P.M./FABRIANO), sui quali si trovano, scritti a mano con accurata grafia, i seguenti testi:
a) sorta di frontespizio: Manoscritti dell'Avv. Giacomo Grillo offerti dalla figlia alla Biblioteca
            del Regio Ateneo Genovese, 1927.
b) note biografiche riguardanti Giacomo Grillo.
c) estratto dal periodico "Temi Genovesi", marzo-aprile 1921, l0articolo firmato dall'Avv. Prof.
            Enrico Bensa in morte dell'avv. Grillo.
d) Elenco dei manoscritti dell'avv. Grillo donati dalla figlia alla Biblioteca.


La cartellina è ornata sulla facciata anteriore da una cornice disegnata a penna (un fregio vegetale ottenuto a risparmio colorando il fondo in nero) : essa inquadra la scritta, in caratteri maiuscoli di stile tardo medievale "Giacomo Grillo. Estratti dal Casaregis." Bel campo, segni divisori ornamentali.
Nella fascia superiore della cornice è inserito uno stemma nobiliare coronato, nel quale risalta l'immagine di un grillo, visto dall'alto; nei margini estremi della cornice, in basso, a sinistra:    
1927, a destra, un grillo visto di profilo.

 

3)   28 fascicoli, ordinati progressivamente con numerazione a penna su cartellino applicato in alto e  
       recanti in basso il timbro "Avv. Giacomo Grillo. Genova." In gran parte manoscritti.
  Alcuni di essi (dal n. 3 al n. 7) sono formati anche con la sequenza di brani a stampa
       ritagliati ed incollati, talvolta integrati da righe manoscritte. I listini sono stati incollati su più
       copie di fascicoli di un'opera a stampa, che contiene verbali di testimonianze ad un processo
       riguardante una collisione tra due navi (Matteo Bruzzo e Salvador) avvenuta nelle vicinanze
       di Capo Mele il 3 settembre 1888 (9).

Il n. 1 è un gruppo di fascicoli manoscritti, rilegati su cartellina di cartoncino leggero (cm. 32,5 x 22), colorata in azzurro scuro, riutilizzata rovesciata, sulla quale si legge l'intestazione - cancellata con tratti di matita blu - in caratteri a stampa, alcuni di tipo decorativo: “Proc. Ottavio Canepa.- Causa/ nanti/ La Regia Pretura/ tra…” e, compilato a penna a mano, in corsivo: “La Società Patria” e “ Il Comm.re Cravero Enrico.”
Fissati al raccoglitore mediante cucitura su un rinforzo ottenuto da una striscia di foglio protocollo rigato piegato più volte, su cui restano alcune righe manoscritte, quattro fascicoli cuciti con spago sottile, formati da fogli di carta lisci senza rigatura, col solo segno di piegatura nel senso della lunghezza, che delimita due colonne di scrittura.
Sull'esterno del piatto anteriore della cartellina, rovesciato, e sulla prima pagina del primo fascicolo compare il consueto timbro: “Avv. Giacomo Grillo / Genova”. Nella prima metà in alto è scritto a mano, in corsivo: “Delle Avarie / Estratto ordinato / dai Discorsi di / Casaregis” e, a matita blu, più in basso, la nota: “V.D.47”.
I fogli interni, numerati dall'1 al 35 a matita, sono scritti solo sul recto, e generalmente solo sulla colonna sinistra. A penna, in corsivo, compaiono, sulla colonna destra, aggiunte o note, alcune successivamente cancellate, richiami a penna e a matita, con parentesi o linee a serpentina o parallele a matita colorata rossa o blu, o a penna, per evidenziare alcuni brani.
Le ultime tre carte, non numerate, non sono state utilizzate.
Si tratta di una trascrizione, in ordine diverso, di vari paragrafi - generalmente tratti dai Disc. XIX, XLV, XLVI e CXXI - dei Disoursus del Casaregi, fusi in una compilazione divisa in capitoli (L-V), apparentemente ricevuta e rielaborata per una nuova “edizione”. Viene attuata una sorta di fusione di varie parti del testo, giustapponendo semplicemente brani riportati letteralmente o, più raramente, compendiati. Poco frequenti le variazioni di forma(10).


Alcune parti sono cancellate e trasferite in altra parte dell'opera. Vengono quasi sempre tralasciate le citazioni e le note bibliografiche che arricchiscono i paragrafi della Fonte (11).  Talvolta compaiono presumibili errori, e qualche imprecisione nella citazione del paragrafo corrispondente (12).
Compaiono le “Additiones”, segno della conoscenza dell'edizione dell'Opera Omnia (13).
Il fascicolo n. 2 è un quadernetto (cm. 19 x 15) rilegato in pelle rosso scuro, parzialmente utilizzato, manoscritto. La coperta presenta una sommaria riquadratura consistente in linee impresse parallelamente ai bordi non decorata. Sulla risguardia anteriore, in alto a sinistra, è incollato a rovescio il cartellino recante la dicitura, stampata” Cartoleria / La Luce / Genova”. In apposito spazio di esso è aggiunto, a penna: “n.s. 1.20”.
   I fogli decorati utilizzati per le risguardie, saldati ad una striscetta di tela di rinforzo per l'apertura, contengono due tasselli di “restauro” a due grossi buchi.
   Il testo, apparentemente riordinato rispetto al fascicolo n. 1, è diviso a sua volta in capitoli e paragrafi, che portano in fine la citazione del discursus del Casaregi da cui sono tratti. Sono riportate le citazioni che nel fascicolo 1 erano state omesse.

    I fascicoli dal n. 3 al n. 7 contengono compilazioni formate da brani dai Discorsi del Casaregi, il cui testo è conservato in numerosi listini di carta ritagliati, che sembrano appartenere a due edizioni, probabilmente parziali. Di alcuni è conservato il numero, stampato, talvolta ritagliato ed applicato accanto al paragrafo. Altre volte esso è aggiunto a penna alla fine del testo e ripetuto in evidenza a margine.
     I fascicoli portano sulla copertina (ottenuta con un semplice foglio di carta piegato) il titolo: Casaregis. Disc. …(segue il numero, dall'1 al 5, scritto in corsivo a matita blu); segue il sottotitolo, a penna, in corsivo non particolarmente accurato: De Assicurationibus , comune a tutti, seguito, in alcuni casi da “Coordinamento e corrispond.” e da altre note; qualche accenno di indici per quanto riguarda alcuni argomenti ("“varie"” pag. 9, n. 137 , “iactus”, n. 37…).

     I fascicoli dal n. 8 al n. 21 consistono in singoli fogli protocollo a righe, con scrittura a penna in corsivo accurato, con un margine nel quale trovano posto aggiunte, note, o parole di richiamo all'argomento trattato.
Portano anch'essi il titolo Casaregis D. … (segue il numero romano) e l'argomento, sempre in latino; in alto a destra, nel margine, a volte compare un titolo specifico.
Si tratta dei discorsi XXIII (Adiectus solutioni), del XXIV (Emptio), XXXVI (Mandatum. Depositum. Gestio negot.); CXXIII (Res furtiva Reivindicatio); CXXV (Compensatio. Res aliena. Decoctio. Exceptio. Ignorantia Juris ) (14); CLI (Fideiussio. Cessio actionum); CLXXXVIII (Pignus.Resaliena. Consuetudo); CLXXIX (Reivindicatio.Furtum. Solutio); CXC (Mandatum et Girata); CXCVII (Mandatum. Negot.Gestio. Letere Cambii). Seguono: De Societatibus. (Casaregis): (nota a matita rossa), dal Disc. XXXIX; Cambium maritimum (estratto da vari Discursus); De Assicurationibus (idem); De Avariis (idem).
     Gli ultimi quattro argomenti sono trattati in fascicoletti ottenuti con fogli protocollo (due a righe e due a quadretti allungati) cuciti con spago. L'ultimo, che sembra essere rimasto in fase di rielaborazione del testo, reca molte cancellature: interi paragrafi sono stati sostituiti con altri scritti a margine, integrati, evidenziati da parentesi a matita. Nel fascicolo è inserito un foglio con note, poi cancellate, ed un pezzetto di protocollo a righe con qualche nota (riferimenti).
      La trascrizione è sempre assai fedele alla fonte; in alcuni casi vengono giustapposti, o compendiati, vari paragrafi di differenti discorsi del Casaregi attinenti all'argomento.

Dal n. 22 al n. 28: fogli di carta piegati a copertina contengono lunghe strisce di fogli bianchi sciolti (cm. 32 x 11,5) in parte riutilizzati (sul verso recano scritti in italiano). Questa sorta di schede sono riunite per argomenti (evidenziati sulla “copertina”: Cambio marittimo; Apocha oneratoria; Accomenda et Implicita; Conserva; Insitor; Nave Capitano Noleggio etc., ed infine Casaregis - Riscontri. Da disc. LI a C . Le schede di alcuni discorsi scelti dal Grillo come indicativi del problema giuridico, riportano letteralmente i brani (in caso di brevità), o il compendio, o semplicemente l'argomento del paragrafo, assumendo così la funzione di indice.

                                                                                             

Bibliografia


BENISCELLI, G.B. Casaregi e la prima Arcadia genovese , “Rassegna della Letteratura italiana”,
LXXX (1976), pp. 362-385.

E. BENSA, Il Diritto Marittimo e le sue fonti Cenni , Genova, 1889.

E. BENSA, contributo in “Temi genovesi”, XXXI, n. 15-16 (marzo-aprile) 1921, p. 281, col. 1.

M. CASANOVA, Appunti di Diritto della Navigazione , Genova,. S.d. (1979?).

G.L.M. CASAREGI, Discursus legales de Commercio…quibus accessit bruis tractatus De Avariis Quinti Weijtsen in novum methodum ad faciliorem usum ad auctore presentis operis Accomodatus , Genuae, 1707

G.L.M. CASAREGI, Discursus legales de Commercio… [segue] Tractatus de Avariis Quintini
Weytsen in novum tractatus methodum… auctore nostro ad faciliorem usum accomodatus…
 nec non tractatus ipsius Il Cambista Istruito; Consulatus maris… sum… indicibus et
 summaris
, 3 tomi, Venetiis, MDCCXL.

Siritto della navigazione, in Enciclopedia del Diritto , p. 1076 e sgg., Varese, 1964.

Dizionario biografico degli italiani, Roma, 1960-, v. 21 (1978), s.v. Casaregi, Giovanni
 Bartolomeo e Casaregi, Giuseppe Lorenzo Maria .

ISNARDI, Storia dell'Università di Genova , I, Genova, 1861.

G. NATALI, Storia Letteraria d'Italia. Il Settecento , parte II, Milano, 1929.

V. PIERGIOVANNI, Dottrina divulgazione e pratica della scienza commercialistica: Giuseppe
 Lorenzo Maria Casaregi, appunti per una biografia
, “Materiali per una storia della
 Cultura giuridica”, IX (1979), pp. 300 e sgg.

R. ZENO, Storia del diritto marittimo italiano nel Mediterraneo , Milano, 1946.

 

NOTE

 1) "Giacomo Grillo, nato a Chiavari da Luigi e Rosa Massucco il 12 agosto 1854. Laureato in giurisprudenza il 14 agosto 1873. Morto a Genova il 25 aprile 1921 " (nota della figlia all'elenco delle opere). Fu tra i fondatori del periodico di giurisprudenza "Temi genovesi"; lavorò dieci anni nello studio dell'avvocato prof. Enrico Bensa, esercitò la professione di avvocato, si dedicò allo studio del diritto commerciale emarittimo, sulle fonti più autorevoli, tra cui il Casaregi, dei Discorsi del quale compilò un compendio, mai pubblicato. Partecipò nel 1893 ai lavori del Congresso Internazionale di diritto marittimo, contribuendo all'approfondimento del tema dell'urto tra navi. Fu "una delle figure più caratteristiche del foro genovese" (dall'articolo del Prof. Enrico Bensa, in "Temi genovesi", marzo-aprile 1921, p. 28
 2) CASAREGI, G. L. M., Discursus legales de Commercio ... [segue] Tractatus de Avariis Quintini Weytsen in novum tractatus methodum ... auctore nostro ad faciliorem usum accomodatus ... nec non tractatus ipsius Il Cambista Istruito; Consulatus maris ... cum ... indicibus et summaris , 3 tomi, Venetiis, MDCCXL.
3) Una lapide posta il 3 ottobre 1892 nel cortile dell'Università ne ricorda i meriti.
4)  Contrario all'attendibilità l'Isnardi (Storia dell'Università di Genova , I, 1861, pp. 85 e sgg.) in base al silenzio dei documenti ufficiali sull'insegnamento di tipo universitario fino al secolo XVIII inoltrato, e al fatto che negli anni successivi gli studenti genovesi continuavano a recarsi in altre Università per compiere gli studi giuridici.
5) Documento dell'Archivio della famiglia Bernabò di Genova. Notizia tratta da Dizionario Biografico degli italiani , 21, Roma, 1978, p. 180. 
6) G. L. M. CASAREGI, Discursus legales de Commercio ... quibus accessit bruis tractatus De Avariis Quintini Weijtsen in novum methodum ad faciliorem usum ab auctore presentis operis accomodatus , Genuae, 1707.
7) G. L. M. CASAREGI, Josephi Laurentii Mariae de Casaregis ... Discursus legales de commercio in duos tomos distribuiti ... quibus in hac secunda editione tomi primi ... accessere ditissimae additiones ... necnon consulatus maris cum explicatione ejusdem authoris, ultra brevem tractatum de avariis Quintini Weytsen (cum observationibus Simonis a Leewen et Matthaei de Vicq) ... , Firenze, 1719.
Josephi Laurentii Mariae de Casaregis ... discursus legales de commercio ... Tomus tertius, necnon tractatus il Cambista istruito cum additionibus ... Florentiae, 1729.
8)Cfr. nota 2.
9) Sempre dai fascicoli, parzialmente utilizzati, si ricava che le deposizioni sono state rese tra settembre 1888 ed il novembre 1889. (Il 5 settembre 1888, il 12 agosto ed il 13 settembre 1889, presso il Console Generale, dai testi presentati dalla Compagnia "Veloce" : l'8 ottobre 1889 dai testi presentati dalla Compagnia  "Transatlantica" e riceve dal giudice delegato presso il Tribunale Civile di Genova: il 23 novembre 1889, presso il Pretore del 1° Mandamento di Milano dai testi presentati dalla "Veloce").
10) Es. Disc . XLVI, 18 e 20
11) Una delle poche eccezioni è a pag. 16 del Grillo: cita l'autorità di Weisten e Valeewen, riportando i paragrafi 41 - 43   del Discorso XIX del Casaregi.

12) Es.: Dis . XLV, 22  (edizione 1707, riga 32, e Grillo, N. 1, pag. 3).

13) Es.: Discursus XLVI, con additiones dal n. 54 all'82, utilizzate.
    Cfr. nota 2 pag. 2

   Esempi del testo.
Disc. XLV (De Avariis). L'inizio del discorso, con l'introduzione (preambolo e citazione) viene omesso e la parte contenente la definizione viene inserita dopo il punto 25. Viene posto il confronto col Disc . CXXI, 1.
Viene utilizzata anche una parte del Disc . CXXI (121.3, definizione di avaria "grossa") sempre omettendo le citazioni presenti nel Casaregi.
Viene inserito il Disc . XIX (parziale).
Si proseguono col Disc. XLV, punto 26, introducendolo con un et ed omettendo le citazioni. Il riferimento fatto al Disc . XIX, 2 è del Casaregi stesso.
Segue un riassunto (latino) del Disc. XIX, 4, che riprende (più imprecisamente) il riferimento fatto ad un altro testo, ed un estratto di alcuni altri paragrafi del Disc . XIX (12,7,8) in ordine diverso da quelldella fonte.
Si ritorna poi al Disc. XLV, contaminandolo col XIX (NN. 13-15) omettendo alcune precise citazioni del Casaregis (Doctores, Statutum Jan. De Jact. e Consulat.mar . capp. 93-97). Viene fatto riferimento ai nn. 28/32, ma in realtà sono utilizzati solo i nn. 28-30.
Si ripassa al Disc . XIX, 18, senza citazioni, abbreviato.
Viene riportato il n. 36 (addito al n. 18) ed il n. 39, parzialmente.
Viene inserito il Disc . CXXI, 4-13 ed il XLIX, n. 34 (che è un'aggiunta al n. 6). In una rilettura/rielaborazione, viene indicata come opportuna l'anticipazione di altri paragrafi copiati più avanti (indicazione a matita a margine).
Si torna al Disc. XLVI, 58 ed al Disc . XIX, 42 (riportando solo l'argomento del paragrafo; così col XIX, 43 e XLVI, 28)…
Molti richiami ed aggiunte di paragrafi a margine. (es. a pag. 21 del Grillo, per il Disc . XLVI n. 78 e 79).

14) Sono utilizzati due fogli.


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