Galleria Giustiniana del marchese Vincenzo Giustiniani, (Parte prima) - seconda, [Genova, Carlo Losi, 1757 ?] Raccolta di incisioni di sculture della collezione di antichità di Vincenzo Giustiniani (Chios 1564-Roma 1637). STORIA. Le
incisioni furono realizzate fra il 1631 e il 1637 da un gruppo di
trentacinque artisti, italiani e stranieri, alcuni dei quali
lavorarono nello stesso Palazzo Giustiniani a Roma:tra i nomi
più noti si ricordano Joachim von Sandrart, François
Duquesnoy, Charles Audran, Claude Mellan, Theodor Matham, Cornelis
Bloemaert, François Perrier e il disegnatore genovese
Giovanni Andrea Podestà, allievo di Giovan Battista Paggi e
Domenico Fiasella. STRUTTURA. Le
incisioni sono riunite in due tomi e distinte per soggetto e
tipologia di scultura. Il primo tomo contiene statue di
divinità, eroi e viri illustres; il secondo busti o
ritratti, teste ideali, erme di filosofi e divinità,
rilievi, sarcofagi e are. Le incisioni comprendono anche alcuni
ritratti dei membri della famiglia, una serie di vedute delle
proprietà Giustiniani e otto riproduzioni di dipinti con
soggetto di Madonne. IL PROGETTO SUPERBA
ANTIQUA E LA GALLERIA GIUSTINIANA. Diversi motivi
avvalorano l'importanza della Galleria Giustiniana per la
cultura antiquaria e il collezionismo genovese del XVII secolo: i
legami che il marchese Vincenzo Giustiniani mantenne sempre con la
patria di origine (nato a Chios, fu ascritto alla nobiltà
genovese nel 1577 e sposò la genovese Eugenia, figlia di
Porzia Centurione e di quel Battista Spinola committente del
prestigioso palazzo di Strada Nuova - oggi Palazzo Doria - ricco di
sculture antiche e all'antica); il ruolo, ereditato dal padre, di
banchiere e mediatore finanziario fra gli investitori genovesi e la
curia romana; infine, ma non ultimo, il prestigio paradigmatico
della sua collezione di antichità. Per queste ragioni si
è ritenuto opportuno inserire la Galleria
Giustiniana nella sezione digitale del progetto Superba
antiqua. |