Carlo Alberto di SAVOIA (Torino 1798 - Oporto 1849)
Figlio di Carlo Emanuele di Savoia, principe di Carignano, e di
Albertina Maria Cristina di Sassonia, ricevette la prima educazione
a Ginevra e compì i suoi studi a Parigi, dove subì
l'influsso delle idee politiche francesi. Amico dei giovani esponenti del liberalismo piemontese, era al corrente della cospirazione che sboccò nel moto del marzo 1821. Una volta assunta la reggenza, dopo l'abdicazione di Vittorio Emanuele I e data la lontananza del nuovo re Carlo Felice, concesse agli insorti la costituzione di Spagna che essi reclamavano (14 marzo), ma subito dopo fu sconfessato da Carlo Felice e costretto ad abbandonare il Piemonte. Dopo che Carlo Felice non volle riceverlo a Modena, Carlo
Alberto si ritirò per qualche tempo a Firenze, finché
l'Austria decise di appoggiare la sua successione al trono di
Sardegna, nonostante l'opposizione di Carlo Felice. Morto Carlo Felice, Carlo Alberto poté finalmente
succedergli (1831) e, nonostante una lettera di incitamento
inviatagli da Mazzini, Carlo Alberto iniziò una politica
assolutista e reazionaria, la cui espressione maggiore fu la
repressione della cospirazione diretta dalla 'Giovine Italia'
(1833-1834. Ha legato indelebilmente il suo nome alla promulgazione dello Statuto fondamentale della Monarchia di Savoia 4 marzo 1848 - noto, appunto, come Statuto albertino - che rese il Regno di Sardegna, prima, e l'Italia, poi, una Monarchia costituzionale. Carlo Alberto, temendo di vedere le idee repubblicane trionfare
nel proprio Stato, chiamò dapprima al potere Gioberti
(dicembre 1848) e successivamente (12 marzo 1849) ruppe
l'armistizio con l'Austria anche per sottrarsi alla rinnovata
accusa di tradimento che gli rivolgevano i patrioti. Ma la ripresa
della guerra si concluse quasi subito con la disfatta di Novara (23
marzo 1849), che provocò la sua abdicazione a favore del
figlio Vittorio Emanuele II. Bibliografia: F. Caruso, Lo statuto di Carlo Alberto nel contenuto politico-sociale, Montecorvino Rovella, 1904; A. Luzio, Dalle riforme allo Statuto di Carlo Alberto, "Archivio storico italiano", serie VII, vol. V (1926), pp. 89-127; S. De Simone, Un fallito attentato alla vita di Carlo Alberto in Pisa nel 1822, "Il Risorgimento italiano", 3. serie, vol. 20., fasc. 1, (1927); P. Chimienti, Carlo Alberto re, Milano, 1938; M. Ruggiero, L' eredita di Carlo Alberto, Milano, 1995; Carlo Alberto re di Sardegna: iconografia di un re, a cura di Cesare Enrico Bertana, Torino, 1999; L'epistolario di un re : Carlo Alberto a Maria di Robilant, 1827-1844, a cura di Isabella Massabo Ricci, Torino, 1999; S. Bertoldi, Il re che tentò di fare l'Italia : vita di Carlo Alberto di Savoia, [Milano], 2000; Carlo Alberto, re dell'emancipazione, a cura di Dionigi Roggero e Giulio Bourbon, Casale Monferrato, [2001]; M. Brignoli, Carlo Alberto ultimo re di Sardegna (1798-1849), Milano, [2007]; Carlo Alberto di Savoia, Wikipedia, <http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Alberto_di_Savoia> (ultima consultazione: 22.08.2010). |