Giuseppe AVEZZANA (Chieri 1797- Roma 1879)

Militare, nel febbraio del 1849 fu nominato comandante generale della Guardia nazionale di Genova. Dei moti genovesi fu l'effettivo ispiratore e capo, non soltanto militare.

Condannato a morte in contumacia raggiunse Roma, ove fu ministro della guerra della Repubblica Romana. Esiliato, rimase a New York sino al 1860 quando fu chiamato da Giuseppe Garibaldi. Partecipò alla battaglia del Volturno e all'assedio di Capua. In seguito fu ancora con Garibaldi nella campagna del 1866 e, l'anno dopo, alla battaglia di Mentana.

Le due lettere riprodotte, l'una indirizzata a Paolo Chiappe (Genova 6 febbraio 1849), l'altra diretta all'amico Celesia da New York il 15 dicembre 1854, testimoniano momenti assai differenti della sua movimentata esistenza: il suo ruolo di Collonello Capo dello Stato Maggiore della Guardia Nazionale di Genova e il periodo dell'esilio. Da New York ricorda la nascita dell'amicizia con Celesia: «Il caso che c'ha unito in amicizia non è mai fuori dalla mia mente e vi assicuro che fra tutte le persone che mi son care di quella sventurata epoca, voi mi siete uno dei più cari».

Bibliografia: Giuseppe Avezzana, Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Avezzana (Ultima consultazione 27.07.2010)

 

 

ritratto di Giuseppe Avezzana



ingrandisce in nuova finestra l'immagine - c. 1r lettera di G. Avezzana a Paolo Chiappe (Genova 6 febbraio 1849) ingrandisce in nuova finestra l'immagine - c. 1r Lettera di G. Avezzana a Emanuele Celesia (New York 15 dicembre 1854)