Autori
Gesuiti
Titolo completo
Auisi del Giapone de gli anni 1582. 83. et 84. Con alcuni altri della Cina dell'83. et 84. cauati dalle lettere della Compagnia di Giesu. Riceuute il mese di decembre. 1585
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Descrizione fisica

188, [4] p. ; 8º

Numeri romani nel titolo
Segn.: A-M⁸
Ultima c. bianca
Insegna dei Gesuiti sul frontespizio

Iniz. e fregi xilografici

Note

«Le regole per scrivere buone lettere missionarie… sono state codificate abbastanza presto a Roma. Anche questa codificazione era stata preceduta da una solida esperienza missionaria circa la scrittura epistolare combinata con l’esercizio epistolografico classico e umanistico. La corrispondenza missionaria dei gesuiti conferisce un senso di unità e di universalità all’intera impresa gesuita nel mondo. Da una missione in Brasile tra i Tupi fino ad una sulla Costa da Pescharia, troviamo, nonostante l’immensa diversità dei contesti culturali, dei gesuiti che usano lo stesso linguaggio, le stesse metafore e le stesse citazioni bibliche, e che esprimono gli stessi desideri spirituali (per esempio il martirio). […] Come sanno bene tutti gli studiosi della prodigiosa corripondenza gesuita, a Roma erano spediti messaggi con richieste o lamentele praticamente sopra ogni cosa e da ognuno dei protagonisti, dal Provinciale fino al più umile fratello gesuita. Il problema era che le decisioni dirette verso l’Oriente erano lente, sporadiche e in perenne pericolo di essere perse in mare. In più, a contribuire alla confusione c’era il fatto, frequente, che, tra la lettera iniziale e la risposta da Roma, le parti in lotta cambiavano idea o sviluppavano strategie differenti. […] Nella stessa misura in cui il tempo e la distanza, incontrollabili da qualsivoglia centro, giocavano degli scherzi al buon funzionamento della rete gesuita, essi aprivano anche un importante spazio di libertà per l’iniziativa e la sperimentazione individuale. Infatti, la distanza frammentava e in una certa misura moltiplicava il tempo del processo decisionale tante volte quanti erano gli attori, a Roma e a, mettiamo, Pechino. Alcuni attori sapevano giocare bene il gioco del pluri-cronismo, ossia la gestione di lettere e ordini che rispondevano a situazioni cronologicamente distanti. Soprattutto, quando il giudizio da Roma non corrispondeva alle aspettative del supplice, i modi e le maniere di ridefinire quale fosse il ‘punto’ della lamentela o della difesa erano infiniti e generavano ulteriori dispute.»
Cfr.: Ines G. Zupanov, Correnti e controcorrenti. La geopolitica gesuita in Asia (XVI secolo), in: I gesuiti ai tempi di Claudio Acquaviva. Strategie politiche, religiose e culturali tra Cinque e Seicento, Brescia, Morcelliana, 2007, p.205-218.

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Tipo pubblicazione
Monografia
Pubblicazione
In Milano: [editore] appresso Pacifico Pontio, 1586
Collocazione
2.L.VI.5(6)
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