[141] c. ; 8º
Segn.: A-R⁸ S⁶ (-S6)
Ritratto dell'aut. sul front
Iniz. xilogr
Il termine bezoar deriva dal persiano pâdzahr “contavveleno”, attraverso l’arabo bâdizhar, bâzhar. Nome attribuito dalla medicina orientale e medievale a certe concrezioni che si formano nell’apparato digerente dei ruminanti, e a cui si attribuiva efficacia terapeutica di contravveleni. Per estensione, fu chiamata con questo nome una pianta dell’America centrale, della famiglia delle Moracee, la Dorstenia Contrayerva L., la cui radice, sotto il nome di bezoar o radice di contrayerva, veniva usata come antidoto contro la morsicatura dei serpenti velenosi.
Cfr.: Enciclopedia Italiana, v. VI, p. 847.
La fama della “pietra” bezoar perdurò nei secoli. Quasi due secoli dopo Giacinto Gimma le dedicò tutto un capitolo (l’VIII) del suo Della storia naturale delle gemme, delle pietre, e di tutti i minerali, ovvero della fisica sotterranea (BUG Laura.KK.VII.4-5), uno dei tipici trattati di tendenza enciclopedica di carattere lulliano-ramista, con ispirazioni che attingono a quel particolare filone esoterico, magico, cabbalistico, anch’esso notevolmente influenzato dal lullismo, che è precipuo di alcuni scrittori e scuole gesuitiche ed è principalmente documentato dagli scritti di A. Kircher e di C. Schott.
L’yerva escurzonera è la nostra
scorzonéra s. f. [dal catal. escurçonera, der. di escurçó «vipera» (v. scorzone1)]. – Nome attribuito dapprima a una specie di piante composite tubuliflore attualmente inclusa nel genere Scorzonera con la denominazione di Scorzonera hispanica, nota anche come s. viperina perché le sue radici erano ritenute un antidoto contro il veleno delle vipere, oggi usata come apprezzato ortaggio. Il genere comprende circa 150 specie originarie dell’Europa e dell’Asia, di cui una dozzina in Italia: sono erbe di solito perenni con fusto poco ramoso e foglie in prevalenza lineari simili a quelle delle graminacee, capolini con lungo peduncolo e fiori gialli, rosa o porporini; vivono in prevalenza in praterie aride.
Cfr.: voce 'scorzonéra' in Vocabolario nel sito dell'Enciclopedia Treccani
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