6 dicembre 2018 - 7 febbraio 2019
Dalle ore 17:30 alle ore 19:00


La biblioteca è lieta di ospitare l'inaugurazione della mostra fotografica

Pazienti: il talento dei diversi
di Claudia Oliva

Organizzata negli spazi del Polo della fotografia, ossia nella Galleria Fotografica curata da Giancarlo Pinto.

«“La vita umana non è altro che un gioco della Follia”.
Questa frase è un frammento dell’ “Elogio della Follia” di Erasmo da Rotterdam e rappresenta uno spunto di riflessione su tale concetto, oggi ancora offuscato nel senso comune.
Ho deciso di cominciare la mia ricerca concretamente, dirigendomi in un manicomio abbandonato, dove un tempo alloggiavano i “cosiddetti pazzi”, banditi dalla società e costretti tra fredde e asettiche pareti.
Tale fatiscente edificio narra una storia: ascolto e mi lascio scoprire dalle tracce.
Ho davanti a me la realtà nei frammenti, nei segni incisi dai pazienti in cura presso questo luogo.
Attraverso le linee, percepisco emozioni e pensieri partoriti a stento.
Decido di immortalare queste “opere” inquietanti che mostrano tutto il disagio compresso tra quelle mura.
Questi pezzi d’arte inconsapevole, non hanno, a mio avviso, nulla ad invidiare alle opere astratte dell’arte contemporanea.
Sono giochi d’impronte, pennellate di quella follia che, ritengo, animi ognuno di noi.
Come sosteneva Freud, “il pazzo è un sognatore sveglio”». Claudia Oliva

La mostra è visitabile liberamente tutti i giorni durante l'orario di apertura della biblioteca.

Nell'occasione verrà presentato il volume
 
Abecedario della Fotografia,  volume 2
di Giancarlo Pinto  con contributi di Ilenio Celoria, Caterina Ascheri, Claudia Oliva, Francesca Parodi, Matilde Pisani

In questo secondo volume si affronta il tema dei “racconti fotografici”. Quando parliamo di “racconto”, viene subito da pensare a un libro scritto, ma un racconto può anche essere per immagini. Se vogliamo davvero coinvolgere “il lettore” e gli vogliamo comunicare un’esperienza che noi abbiamo provato, possiamo farlo con più foto, perché la scelta del numero di foto, il formato e l’ordine di lettura dipendono solo dal fotografo e dalla storia che vuol raccontare. Possiamo rendere più incisiva la nostra narrazione esprimendoci attraverso i formati: rettangolari, orizzontali, verticali, quadrati o rotondi, ma ognuno deve essere attinente a quel particolare racconto. Premesso ciò che è stato illustrato nel volume precedente e sperando che questo nuovo “linguaggio molto visivo e poco scritto” sia stato compreso e interiorizzato dall’attento lettore, in questo secondo libro si vogliono presentare degli esempi di dittico, trittico e portfolio.


Luogo:
Biblioteca Universitaria - ex Hotel Colombia, Via Balbi 40 - Sala conferenze e Galleria fotografica
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