István Türr, conosciuto come Stefano Turr (Baja 1825 - Budapest 1908)
Militare e politico ungherese è noto in Italia per la
grande parte avuta nella campagna dei Cacciatori delle Alpi e nella
spedizione dei Mille. Nel 1854 passò al servizio dell'Inghilterra arruolandosi nella legione anglo-turca. Nel 1855, contando sulla protezione britannica, osò traversare Habsburg Valacchia e venne arrestato a Bucarest mentre stava acquistando dei cavalli. Le autorità austriache lo consideravano, naturalmente, un disertore ed intendevano eseguire la condanna a morte, ma venne salvato dall'intervento di Londra. Nel 1859 combatté in Italia come capitano dei Cacciatori delle Alpi di Garibaldi, che lo tenne sempre in grande stima. L'anno successivo lo seguì alla spedizione dei mille: fu promosso generale di divisione e venne gravemente ferito. Scelto da Garibaldi quale governatore di Napoli svolse un certo ruolo nella preparazione e nello svolgimento del plebiscito del 21 ottobre 1860. Il 10 settembre 1861 sposò in Mantova Adelina Bonaparte Wyse. Un matrimonio di grande rango, considerato che la sposa era figlia di Thomas Wyse e di Laetitia Bonaparte, quindi nipote di Luciano Buonaparte, fratello di Napoleone I; quindi cugina del nuovo imperatore dei Francesi, Napoleone III. A ciò si aggiunga che la sorella, Maria, sposava in quello stesso 1861 lo statista piemontese Urbano Rattazzi. Nel 1866, in connessione con la terza guerra di indipendenza e
la campagna di Garibaldi nel Trentino, Türr ebbe incarico di
preparare l'insurrezione dell'Ungheria, organizzata a partire dal
territorio serbo. |
Bibliografia: I. Helfy (a cura di),
Documenti e note relativi al libello contro il generale
Turr. Milano, 1863; C. Pigorini Beri, Stefano Turr :
ricordi politici. Roma, 1908; A. Vigevano, La legione
ungherese in Italia (1859-1867). Ministero della Guerra, Stato
Maggiore centrale, Ufficio storico, Roma, 1924; B. Gonda,
Türr tábornok. Budapest, 1925; S. Turr,
L' opera di Stefano Turr nel Risorgimento italiano (1849-1870)
descritta dalla figlia (2 voll.); Firenze, 1928; G.
Falzone (a cura di), I corrispondenti italiani di Stefano Turr
nel Magyar orszagos leveltar di Budapest. Palermo, 1965;
L. Lukacs, Bandiere della legione ungherese in Italia
nell'armeria Reale di Torino. Torino, 1971; H. J. Schwarz,
Stephan Türr. Historisch-romantisches
Zeitgemälde aus Österreichs jüngster
Vergangenheit. Wien, 1868 (2 Bände); A.
Dániel, Így élt Türr
István. Budapest, 1985; István
Türr, Wikipedia, <http://it.wikipedia.org/wiki/Stefano_Turr>
(ultima consultazione: 29.07.2010).