Giovanni Grilenzoni (Reggio Emilia, 1796 - ?)

 

Il Conte Grilenzoni o Grillenzoni (si incontrano le due forme), implicato nei moti carbonari del 1822, fuggì a Parma dove riuscì ad ottenere un visto d'uscita per Lugano. Rimasto soltanto due mesi in questa città, ripartì per Ginevra recandosi in seguito a Parigi, in Inghilterra e a Bruxelles.
Ritornato a Lugano nell'aprile del 1823, decise di procurarsi i documenti che gli permettessero di fermarsi in questa città. Nei primi anni fu sostenuto dal giudice G.B. Morosini e da don Filippo Bianchi, un prete liberale che lo ospitò nella sua villa "La Tanzina".

Sposò Caterina Bussolini, cognata di Carlo Battaglini, e nel 1830 lasciò la Tanzina andando ad abitare in uno dei palazzi Riva e poi nella "Muggina" di Viganello, che era una casa di campagna dell'avv. Giacomo Luvini Perseghini. Poi ritornò in riva al lago dove abitò la casa Airoldi e nel 1850 fece costruire a Viganello la villa "Costanza".

A Lugano commerciava in grani rappresentando una ditta argoviese. Nel 1828 Franscini lo invitò a insegnare meccanica e commercio nell'Istituto che aveva aperto a Lugano e nel quale insegnavano anche altri esuli.

Nel 1830 il Governo gli affidò l'istruzione militare della riserva. Amante della musica fu tra i promotori della banda di Lugano, maestro del coro di S. Lorenzo e dei coristi del teatro cittadino.

Nel 1834 acquisisce la cittadinanza del canton Ticino.

Repubblicano convinto e contrario alla dominazione straniera in Italia viene espulso dal governo conservatore nel 1839, ma vi può fare ritorno poco dopo. Amico di Giuseppe Mazzini, nel 1853 subisce un processo con Lodovico Clementi e Carlo Cassola per detenzione illegale di armi, fatto legato ad un tentativo di insurrezione in Tirolo organizzato dai partigiani di Mazzini.

Bibliografia: M. Aldisio Sammito, Giovanni Grilenzoni e le sue memorie storiche d'Italia dal 1821 al 1868; precedute da una lettera di G. Mazzini all'autore,  [s.l.], 1871; V. Chiesa, Un illustre esule: Giovanni Grilenzoni,  "La Scuola" n. 11, novembre 1951 G. Martinola, Gli esuli italiani nel Ticino,  Lugano 1980; M. Agliati, Lugano del buon tempo, Locarno 1983, pp. 52, 149,371,381; Giovanni Grilenzoni, in Dizionario dei musicisti della Svizzera Italiana (dal sito della Società Svizzera di Musicologia Sezione Svizzera Italiana) <http://www.ricercamusica.ch/dizionario/index.html> (ultima consultazione: 2.08.2010).

apre file pdf (996 KB) su lettera di G. Grilenzoni a E. Celesia