Antonio Ghislanzoni (Lecco 1824 - Caprino Bergamasco 1893)

 

Costretto dal padre a frequentare il seminario, diciassettenne, verrà espulso per comportamento irriverente: l'anticlericalismo rimarrà una costante della sua ideologia. Terminato il liceo a Pavia e iscrittosi a medicina, Ghislanzoni accortosi di possedere una bella voce di baritono, si mise a studiare canto e nel 1846 si fece scritturare dal teatro di Lodi come primo baritono.

Ben presto tuttavia abbandonò le scene liriche per la carriera letteraria. I suoi primi articoli furono per il "Cosmorama Pittorico" di Milano. Sullo stesso giornale pubblicò il suo primo romanzo, Gli artisti da teatro, nel quale raccontò parte delle avventure che aeva vissuto.

Mazziniano, la sua collaborazione con giornali repubblicani lo costrinse a rifugiarsi in Svizzera. Fu arrestato dai francesi e deportato in Corsica. Dopo la Seconda guerra di indipendenza (1859) si lega a Milano al gruppo scapigliato.

Nel 1857 contribuì a fondare il giornale umoristico "L'uomo di pietra". Diresse "L'Italia musicale";  fu redattore della "Gazzetta musicale" di Milano; diresse e collaborò a "La rivista minima" e più tardi, ritiratosi a Lecco, pubblicò il "Giornale-Capriccio". Tante furono le collaborazioni alle numerose testate che ospitano suoi romanzi a puntate, racconti, recensioni, interventi di varia natura. Ma non manca l'attività creativa vera e propria: narrativa e poesia. Per la poesia ricordiamo Libro proibito (1878), grande successo, tanto che nel 1890 giungerà alla settima edizione.

Fu autore di oltre 60 libretti fra i quali, oltre all'Aida, I Lituani e Il parlatore eterno per Amilcare Ponchielli, Salvator Rosa e Fosca per Carlos Gomes, Papà Martin e Francesca da Rimini per Antonio Cagnoni, I promessi sposi per Errico Petrella. Scrisse inoltre i versi della cantata A Gaetano Donizetti di Ponchielli.

Pubblicò il volume Reminiscenze artistiche, che contiene notizie sul pianista Adolfo Fumagalli e un episodio intitolato La Casa di Verdi a Sant'Agata, nonché Abrakadabra - storia dell'avvenire (1864-65).  Questo e altri racconti di fantascienza umoristica ne fanno uno dei primi autori italiani di tale genere.

Negli anni settanta si trasferì a Barco di Maggianico e nel 1880 a Caprino Bergamasco.



ritratto di Antonio Ghislanzoni

Bibliografia: Lecco e Antonio Ghislanzoni. Numero unico 19 novembre 1893 a cura ed a spese del Comitato pel Busto, Lecco, 1893; Bibliografia ghislanzoniana: Antonio Ghislanzoni. Mostra documentale (1824-1963) - Biblioteca ghislanzoniana, Lecco, 4 ottobre 1964 (Festa di Lecco), [Lecco, 1964];  A. Benini, Per la biografia di Antonio Ghislanzoni, Lecco, 1993;  V. Roda, La fantascienza umoristica di Antonio Ghislanzoni, in «Studi e problemi di critica testuale», n. 49, ottobre 1994, pp. 121-152; L'operosa dimensione scapigliata di Antonio Ghislanzoni, Atti del convegno di studio svoltosi a Milano, a Lecco, a Caprino Bergamasco nell'autunno 1993, Lecco, 1994; Antonio Ghislanzoni, Wikipedia <http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Ghislanzoni> (ultima consultazione: 2.08.2010)