Agostino Bertani (Milano 1812 - Roma 1886)
Laureato all' Università di Pavia, fu
medico-chirurgo all'Ospedale Maggiore di Milano, a partire dal
1840; nel 1842 fondò la Gazzetta Medica.
Amico di Mazzini e di Cattaneo, fu tra i preparatori e i partecipanti alle Cinque giornate di Milano (1848); da allora e in seguito fu organizzatore dell'assistenza ai feriti in quasi tutte le più importanti spedizioni militari delle guerre d'indipendenza. Nel 1849 fu a Roma a sostenere la Repubblica romana, prestando servizio come medico, e si ritrovò a curare Goffredo Mameli, ferito alla gamba sinistra durante un assalto alla baionetta nell'Assedio di Roma. La ferita sembrava leggera, ma si sviluppò una grave infezione che costrinse Bertani ad amputare la gamba, invano, poiché l'infezione fu fatale a Mameli. Dopo esser riparato in esilio in Svizzera, Bertani si trasferì a Genova ove costituì, con l'approvazione di Mazzini, un "Comitato militare" per l'indipendenza e l'Unità d'Italia. Fu eletto deputato dalla VI alla VII legislatura del Regno di Sardegna. Pur restando fedele ai suoi principi repubblicani, nel 1859 dichiarò con i suoi amici esuli di dare leale appoggio al governo piemontese. Partecipò alla Seconda guerra d'indipendenza come ufficiale medico nel corpo dei volontari di Garibaldi. Nel 1860 seguì l'Eroe dei due mondi a Palermo e a Napoli e fu anche nominato pro-dittatore della Sicilia. Nel 1861 fu eletto al Parlamento del Regno d'Italia, ove sedette nei banchi della Sinistra storica. Si oppose alla spedizione di Garibaldi del 1862 verso Roma, anche se gli rimase amico e fu nuovamente al suo fianco nell'Invasione del Trentino, con la responsabilità del servizio medico; combatté nella battaglia di Mentana del 1867. Intorno al 1866 entrò a far parte della Massoneria del Grande Oriente d'Italia. Dopo la presa di Roma nel 1870 divenne sempre più il
riferimento in Parlamento della Sinistra extraparlamentare
repubblicana e mazziniana. Si impegnò infatti nella
conciliazione tra le istanze repubblicane e un'evoluzione della
monarchia in senso democratico. Pur mantenendo l'ideale
repubblicano, infatti, Bertani era contrario all'astensionismo
propugnato dalla maggior parte dei seguaci di Mazzini, e ritenne
sempre prioritario condurre la lotta democratica nel quadro delle
istituzioni, senza alcuna pregiudiziale istituzionale. |
Fu anche scrittore efficace, come si vede dai suoi numerosi opuscoli, dai discorsi politici, dai lavori professionali e tecnici. I suoi scritti di argomento politico vennero raccolti e pubblicati in Scritti e discorsi di Agostino Bertani, scelti e curati da Jessie White Mario (Firenze, 1890) e partecipò anche alla fondazione del giornale "La Riforma". Morì a Roma nel 1886.
Bibliografia: A. Galante Garrone, I radicali in Italia (1849-1925), Milano, 1978; R. F. Esposito, La Massoneria e l'Italia, Roma, 1979; Agostino Bertani, Wikipedia, <http://it.wikipedia.org/wiki/Agostino_Bertani> (ultima consultazione: 29.07.2010)