La Biblioteca Universitaria con i suoi volumi riccamente illustrati  è perno intorno al quale prendono avvio e ritornano le tracce “all’antica” sparse sul territorio genovese.  Se ne  illustrano dunque per sommi capi la storia delle origini gesuitiche, dell’evoluzione delle raccolte, del primo bibliotecario scelto dalla Repubblica di Genova per esplorarne i tesori e della sua personale passione per le opere di antiquaria.

Le origini della Biblioteca Universitaria di Genova vanno ricercate nella Libreria del Collegio dei Gesuiti.
Le notizie più antiche sull’esistenza di una libreria annessa alle scuole fondate dai Gesuiti genovesi risalgono al 1604. Trovata nel 1623 una sede definitiva nell’area del convento di San Gerolamo del Roso (venduta ai padri ignaziani dalla famiglia Balbi), l’imponente costruzione del Collegio risulta terminata in ogni sua parte nel 1664.
Le scuole si erano già stabilite nelle parti agibili del palazzo tra il 1636 e il 1642.
L’ordine gesuita era giunto a Genova nel 1548 per volere dello stesso Ignazio di Loyola.
Nel corso di due secoli di vita, la Compagnia di Gesù, soppressa il 21 luglio 1773 con bolla di Papa Clemente XIV, aveva conquistato una precisa fisionomia all’interno della cultura genovese, un ruolo preminente soprattutto nell’attività didattica e una visibilità sociale tangibilmente rappresentata da ben quattro chiese, tra cui quella dei SS. Gerolamo e Francesco Saverio annessa al Collegio di Palazzo Balbi e quella del Gesù (“chiesa della repubblica” per la presenza in forma ufficiale del doge, del senato e delle magistrature cittadine).

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Gaspare Luigi Oderico: il primo bibliotecario

Gaspare Luigi Oderico (Genova 1725-1803) fu erudito antichista, numismatico, studioso di antichità etrusche e romane.
Mitico “primo bibliotecario” della Biblioteca Universitaria di Genova, continua ancora oggi ad essere identificato come l’ecclesiastico che, vestito dei neri panni dell’abito gesuita, da una tela dipinta intorno al 1760, ci mostra, quasi a spronarci nel nostro lavoro, la minuta e precisa scrittura delle sue carte.

Nato a Genova nel 1725 ed entrato nella Compagnia di Gesù nel 1741, prima di ricevere l'incarico di bibliotecario nella città natale aveva soggiornato a lungo a Roma ricoprendo la cattedra di controversie teologiche nel Collegio degli Scozzesi, e ove, con interesse forse maggiore, si era dedicato a studi e ricerche antiquarie stringendo relazioni di amicizia e collaborazione con noti eruditi antichisti di ambiente ecclesiastico e accademico, come Gaetano Marini e Francesco Saverio Zelada.

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Il patrimonio librario dell’ex asse gesuitico

Il primo catalogo della Biblioteca Universitaria di Genova fu redatto sotto l’attenta direzione del dotto Gaspare Luigi Oderico in due copie, una in folio piccolo (300x210 mm), l’altra di formato in folio grande (420x285 mm).
 
 
Il catalogo più piccolo non ha subito nel tempo aggiunte e correzioni ed è pertanto l’unico testimone del patrimonio librario originale dei gesuiti genovesi. I quattro volumi sono rilegati in mezza pelle e carta marezzate e a fiorami. La scrittura, ordinata e regolare, è attribuibile ad almeno due mani differenti

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L’incremento delle raccolte

Un consistente apporto alle raccolte della Biblioteca della pubblica Università si ebbe nel 1800, in seguito al passaggio a questa biblioteca dei libri dei conventi soppressi nel dipartimento del Centro.  Dalla documentazione d’archivio conservata in biblioteca risulta che i conventi di S. Siro, S. Caterina, S. Spirito, S. Giorgio, Carmine, S. Benigno, S. Paolo, Madre di Dio, Castelletto furono obbligati a trasferire immediatamente i loro libri nei locali dell’Università,  mentre i restanti conventi (S. Domenico, S. Carlo, Consolazione, S. Teodoro, S. Giacomo di Carignano, S. Maria di Visitazione, S. Maria Maddalena, N. S. degli Angeli e S. Fede) poterono tenere momentaneamente in custodia le proprie biblioteche.

Sempre in quel periodo pervennero alla biblioteca i libri della Biblioteca Aprosiana di Ventimiglia.. L’incarico di incrementare con materiale dell’Aprosiana la neocostituita Biblioteca Nazionale Ligure fu affidato nel 1801 dagli organismi di governo della Repubblica al padre agostiniano Prospero Semino, docente di Etica presso l’Università di Genova.

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I libri di antiquaria

Lo studio condotto sulle opere di antiquaria nei fondi della Biblioteca Universitaria di Genova ha permesso di quantificare questa particolare raccolta libraria, evidenziandone l’insospettata consistenza. É stato possibile infatti enucleare ben 374 opere di antichistica, fra libri e dissertazioni di più breve respiro, ed accertare nel contempo che circa tre quarti di queste opere  erano già segnalate nella copia grande del più antico catalogo settecentesco. Questi libri risultano inoltre quasi tutti trascritti nel successivo catalogo del 1854: complessivamente sono state riscontrate poche discordanze e pochi esemplari perduti.

Più difficile si è presentata, invece, l’indagine relativa all’origine di questi libri: le lacune delle più antiche registrazioni d’ingresso e la dispersione dei cataloghi delle librerie confluite con le soppressioni conventuali non hanno consentito di delineare un quadro preciso delle provenienze.
Solo la visione diretta degli esemplari, con il rilevamento delle indicazioni di possesso, ha consentito di ricavare  qualche dato in tal senso.

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