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Ignazio lavorò fino alla fine dei suoi giorni alla correzione delle Costituzioni. La prima versione, redatta in spagnolo, fu ripresa da Ignazio e dai suoi compagni nel 1550 per essere riordinata, riassunta  e resa più comprensibile. Sul manoscritto si contano numerose correzioni di Polanco e più di 220 correzioni  da parte dello stesso Ignazio. La versione che risulterà da questo paziente lavoro sarà a sua volta ripresa da un gruppo di otto compagni (tra i quali Francisco Borja) verso la fine del 1550 / inizio 1551 e avrà come risultato quella versione che sarà presentata alla Prima Congregazione Generale (1558) e che verrà denominata “testo autografo di Ignazio”. Sarà su questa versione che si procederà, allora, alla sua traduzione in latino. Solo con la Quinta Congregazione Generale (1594) si arriverà però alla formulazione definitiva del testo.